GENOVA - Domenica 28 e lunedì 29 maggio si vota nei due Comuni liguri andati al ballottaggio: Sestri Levante e Ventimiglia. I cittadini saranno chiamati a eleggere il sindaco e il nuovo consiglio comunale. I seggi saranno aperti domenica 28 maggio dalle 7 alle 23 e lunedì 29 maggio dalle 7 alle 15, con lo scrutinio che partirà subito dopo la chiusura delle urne.
Secondo turno quindi per Sestri Levante e Ventimiglia perché al primo nessun candidato aveva ottenuto il 50%+1 dei voti che gli avrebbe consentito la vittoria.
AFFLUENZA - Alla chiusura della prima giornata di voto per il ballottaggio, alle ore 23 a Sestri Levante ha votato il 39,1% degli aventi diritto (al primo turno alle ore 23 il dato dell’affluenza era al 42,5%). A Ventimiglia percentuale più bassa di 6 punti con il 32,9% dei cittadini che si è presentato ai seggi (al primo turno il dato alle ore 23 era al 41,8%).
A Sestri Levante l'affluenza alle ore 19 è del 29,93%, in calo rispetto al primo turno dove si era arrivati al 34,06%. Anche a Ventimiglia calano le percentuali: dal 35,35% del primo turno si è scesi al 27,38%.
A Sestri Levante alle ore 12 l'affluenza è del 13,07% (al primo turno era stata del 13,41%). A Ventimiglia alle ore 12 affluenza all'11,72% (al primo turno era stata del 14,15%)
LE SFIDE - A Sestri Levante si confronteranno il candidato del centrosinistra Marcello Massucco, sostenuto da cinque liste civiche, che al primo turno si era attestato al 34,99% con 3.103 voti, e Francesco Solinas, civico di area centrodestra, appoggiato da tre liste civiche, che si era fermato al 28,82% con 2.556 preferenze.
A Ventimiglia invece la sfida sarà tra Flavio Di Muro, centrodestra, che due settimane fa aveva ottenuto 4.139 voti (37,99%) e Gabriele Sismondini, candidato del centrosinistra, che aveva ottenuto il 28,90% dei voti (3.149 preferenze).
Primocanale come sempre seguirà i risultati anche sul sito e sui social, aggiornati in tempo reale.
COME SI VOTA - NEI COMUNI CON PIU' DI 15 MILA ABITANTI:
Viene direttamente eletto chi ottiene la maggioranza assoluta dei voti, cioè il 50%+1 di tutte le persone che sono andate a votare.
Per quanto riguarda il consiglio comunale il 60% dei seggi è assegnato alle liste che sono collegate al sindaco eletto. Il resto è diviso tra le altre liste in modo proporzionale al numero di voti ottenuto. I primi ad avere un posto sono i candidati sindaci che non hanno vinto, poi seguono i candidati consiglieri, in base al numero di preferenze ottenuto.
Nei Comuni che hanno più di 15 mila abitanti è possibile esprimere un voto disgiunto: si può votare per un candidato sindaco, e poi esprimere una preferenza per una lista collegata a un diverso candidato sindaco. Sulla scheda elettorale si può tracciare una X sul nome del sindaco per dare solamente a lui il voto, oppure sul simbolo di una delle liste per dare il voto sia al candidato sindaco che alla lista. Oppure si può tracciare una X sul nome del candidato sindaco e un'altra X sul simbolo di una lista non collegata a quel candidato sindaco.
IL COMMENTO
Cuocolo, la dimostrazione che a Genova i "giovani" possono fare bene
Il senso civico di Besi