ROMA - Prove di riavvicinamento fallite tra i due leader Matteo Renzi e Carlo Calenda, che sono arrivati a un punto di non ritorno. "Il progetto del partito unico è definitivamente morto" ha tuonato questa mattina ai microfoni di Striscia la notizia Calenda, stroncando definitivamente l'iniziativa che era nell'aria da diversi mesi. Il presidente di Azione ha accusato Matteo Renzi di non voler fare il partito unico. "Lui non viene alle riunioni, non ci ho parlato, perché lui parla solo con Obama e Clinton" la stilettata di Calenda.
E allora, il vertice di questo pomeriggio nel quale si dovevano tirare le somme è stato annullato dallo stesso leader di Azione. Al centro degli scontri anche la questione legata alla Leopolda, che Renzi avrebbe voluto organizzare lo stesso, nonostante il possibile scioglimento dei partiti. Una incompatibilità politica ma soprattutto personale quella tra due personalità troppo egocentriche che già negli anni, durante il governo Renzi, avevano mandato messaggi poco distensivi. E forse, il passo indietro dell'ex premier, che ha lasciato a Carlo Calenda la gestione dell'alleanza, non è mai stato veramente convinto. A quanto pare gli appelli partiti da Genova, con gli esponenti di Italia Viva e Azione che avevano chiesto di proseguire con il progetto nato nel 2022, non sono serviti.
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Ma si sa, in politica nulla è definitivo, e "Carlo e Matteo" potrebbero regalare ancora colpi di scena.
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