GENOVA - Cresce il Terzo Polo. E guarda già avanti. Secondo gli ultimi sondaggi Italia Viva e Azione, vicine a costituirsi in federazione, superano la Lega: i partiti di Renzi e Calenda al 7.9%, il Carroccio al 7.6%.
"Dati che confermano le nostre sensazioni e la bontà del nostro lavoro – commenta a Primocanale la spezzina Lella Paita, capogruppo al Senato – Nel Paese c’è bisogno di un progetto riformista e liberare alternativo a sovranisti e populisti. A Genova abbiamo iniziato addirittura prima. Alle Europee del 2024 puntiamo alla doppia cifra e penso che saremo davanti al Pd".
In questo clima di grande ottimismo venerdì Matteo Renzi sarà proprio a Genova per presentare l’edizione aggiornata del suo libro "Il Mostro". L’appuntamento è alle 18 all’auditorium dell’Acquario. E visto l’accordo che, come ricordava Paita, ha portato Italia Viva a appoggiare il sindaco Bucci e a far parte di una giunta di centrodestra, sarà proprio da questa area politica che ci sarà l’accoglienza principale per il leader di Italia Viva.
"Di certo – spiega sempre Paita – ci sarà la comunità di Italia Viva e di Azione, che stanno per unirsi. Il partito di Calenda si è già riunito in assemblea per definire i prossimi passaggi, noi lo faremo il 4 dicembre a Milano. Daremo vita a una federazione con risultati che ci porteranno molto lontano. Venerdì chi vorrà venire a sentire Renzi e ciò che di nuovo e importante c’è nel suo libro, avrà l’occasione di seguire un momento di alta politica e di riflessione su alcune storture istituzionali e spesso costituzionali che in questo paese ci sono ed è giusto denunciare, per provare a cambiare".
L’incontro con Renzi sarà anche l’occasione per parlare dell’attuale situazione politica italiana, del Governo Meloni e delle sue prime settimane di lavoro. Su un tema che da vicino interessa la Liguria, ovvero la situazione dei migranti a Ventimiglia, interviene già Paita: "Vantaggi dall’azione di Governo, che ha preso una posizione contro la Francia, per ora non ne abbiamo visti. Al di là delle esigenze di alzare i toni – spiega l’esponente di Italia Viva - iniziare il mandato aprendo una crisi diplomatica con un Paese importante per noi non è stata certo una partenza col piede giusto".
"Siamo il luogo in cui arrivano i migranti a causa di un accordo scellerato, quello di Dublino, che aveva voluto la destra col Governo Berlusconi, ma questi migranti sono spesso ripartiti in vari Paesi, quindi - conclude Paita - per noi i patti europei sono fondamentali. Non dovremmo dividerci, non dovremmo isolarci, bensì dovremmo cercare di cambiare l’accordo di Dublino. Questo – ribadisce Paita – dovrebbe essere l’obiettivo del Governo, che per ora invece si è rifugiato in un po’ di propaganda, per di più andata male, perché con la Francia si è aperto un grosso problema".
IL COMMENTO
La contestazione delle “periferie” e l’ascesa delle nuove destre in Europa
Crisi Genoa, i tifosi chiedono chiarezza…