
L'Unione Europea sembra tentennare sull'adozione della norma che impone lo stop alle auto con motore termico al 2035: dopo lo slittamento del voto definitivo previsto per il 1 marzo, il punto è stato tolto anche dal Consiglio Europeo del 7 marzo prossimo. "Il Consiglio si esprimerà a tempo debito", fa sapere una fonte dell'Unione.
Il divieto alla commercializzazione di autoveicoli alimentati a benzina o diesel al 2035 aveva fatto sollevare forti perplessità, in particolar modo dalle imprese italiane del settore automotive: i tempi sono strettissimi per una riconversione industriale che non è affatto semplice, anche in considerazione della complessiva impreparazione delle aziende europee nell'ambito della produzione di batterie per auto elettriche, area in cui primeggiano aziende cinesi (soprattutto), giapponesi e coreane.
“Ha prevalso il buonsenso verso una transizione graduale - ha commentato la senatrice Stefania Pucciarelli - grazie al Governo e all’impegno del Ministro Matteo Salvini e della Lega l’Italia è tornata a farsi valere nei tavoli internazionali. Il provvedimento, al quale sono favorevoli PD e M5S, avrebbe messo in seria difficoltà le nostre aziende e i lavoratori italiani ed europei”.
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