GENOVA - Mancano poche ore alle Primarie del Partito democratico, chiamato a eleggere il nuovo segretario. La sfida a due tra Elly Schlein e Stefano Bonaccini, che si consumerà nei circoli e nei gazebo, è aperta al popolo del centrosinistra e, ovviamente, agli elettori dem. Si voterà domenica 26 febbraio dalle 8 alle 20 e per recarsi alle urne è necessario portare con sé la tessera elettorale, un documento d’identità e due euro. Ci sono più di 5.500 seggi in tutta Italia e sul sito online del partito è possibile trovare il seggio più vicino. I due candidati hanno fatto nuovamente tappa in Liguria e a Genova, martedì scorso, 21 febbraio, è stato il giorno di Bonaccini al teatro Stradanuova, mentre venerdì 24 è stato il giorno di Elly Schlein, che ha incontrato i suoi sostenitori in piazzetta Don Gallo. Un fine corsa che, secondo uno degli esponenti di spicco della sinistra genovese, l'attuale sindaco di Ceranesi Claudio Montaldo, non sfocerà in una scissione.
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"Non credo che sia possibile una scissione perché sarebbe in forte contraddizione con quello costruito in questi mesi. Schlein è rientrata nel Partito democratico e molto di noi di Articolo 1 hanno partecipato alla fase iniziale e alle primarie con la convinzione di dare vita al centrosinistra - spiega a Primocanale Claudio Montaldo -. Non so invece cosa accadrebbe al contrario. È una maledizione che bisogna scrollarsi di dosso, non ci può essere un partito esclusivo come quello di Renzi, ma serve un partito che inclusa e che sappia tenere insieme le aree più moderate e quelle più radicate. Lo si fa se c'è dialogo e se il partito funziona come tale, se si hanno i valori fondamentali di riferimento comuni, poi ci si divide sulle scelte politiche".
IL COMMENTO
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