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Nuovo terreno di scontro, una interpellanza dell'opposizione sulla presenza di un vigile urbano all'ultima seduta di consiglio
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GENOVA - Tra accuse di fascismo, insulti anonimi e interpellanze contestare, si respira forte tensione nel municipio Medio Ponente di Genova, governato dal centrodestra. Nei giorni scorsi un duro scontro tra il consigliere del Pd Stefano Bernini e la presidente Cristina Pozzi, definita “fascista” dallo stesso Bernini. Presidente già oggetto di una serie di insulti simili “incisi sulla sua scrivania a opera di ignoti”, denunciano i consiglieri di maggioranza.

In questo clima si inserisce un’ulteriore polemica, dopo che la consigliera Sara Tassara, della lista Rossoverde, ha presentato una interpellanza “per chiedere conto della presenza in aula della polizia municipale”. Durante l’ultima riunione del consiglio di municipio, infatti, era presente un agente di polizia locale. “Perché era lì e non tra i cittadini, ad affrontare le emergenze legate al compito dei vigili?” è la domanda dell’interpellanza. “Non c’era alcun presupposto di pericolo per la sicurezza”, spiega Tassara.

La sua richiesta è stata però contestata dalla maggioranza: “L’agente era stato posto a tutela del presidente, di tutti i presenti e del regolare svolgimento dei lavori”, hanno spiegato in una nota ricordando gli attacchi subiti da Pozzi. “Fomentare accuse infondate e alimentare un clima di odio appare oggi ancora più grave – scrivono nel documento – perché porta a sentimenti ostili che possono indurre qualche esagitato a compiere atti inconsulti. Il tutto in contrasto con l’espressione di solidarietà manifestata allora dall’opposizione al presidente in riferimento ai gravi fatti accaduti”.

Ma se la maggioranza accusa gli avversari e chiede vengano formulate delle scuse, l’opposizione rilancia: “Siamo un consesso democratico e come ho già specificato esprimendo la mia solidarietà alla presidente Pozzi per gli insulti ricevuti – spiega la consigliera Tassara – la discussione, anche accesa, resterà sempre sul piano politico. Per questo trovo davvero pretestuoso questo attacco nei miei confronti, e disonesto intellettualmente. La mia interpellanza non è contro nessuno”.

Rincara la dose Rossella D’Acqui di Linea Condivisa: “Sembra che la maggioranza al municipio Medio Ponente sia in grande difficoltà e usi manovre di distrazione di massa per non ammettere il fallimento della riforma messa in atto dal sindaco Bucci che ha messo in ginocchio i municipi, privandoli di risorse economiche e poteri – scrive in un comunicato – Sottrarsi al confronto democratico, anche a quello più faticoso, è un atteggiamento poco costruttivo; farlo mettendo in campo politiche di controllo con la presenza di agenti delle municipale è persino peggio perché si mettono in pericolo i principi cardine della democrazia”.