GENOVA - "Sull’autonomia differenziata bisogna fare molta attenzione". Lorenzo Basso, deputato ligure del Pd, interviene così sulla questione delle autonomie discussa nei giorni scorsi a Roma dai Presidenti di Regione con il ministro Roberto Calderoli decidendo di arrivare entro un anno alla stesura di un testo di legge in merito. La Liguria si è detta interessata soprattutto ai temi della portualità e della logistica.
"Certamente è auspicabile riportare più vicine al territorio le scelte che lo riguardano in maniera prevalente - spiega Basso a Primocanale - Quindi ben venga la richiesta da parte della Liguria su queste due materie, in considerazione delle caratteristiche della nostra regione. Diverso è il tema dei residui fiscali di cui parla il presidente della Regione Lombardia che andrebbe a danno non solo del Mezzogiorno ma anche delle regioni più piccole e “anziane” come la Liguria e di tutte le aree interne già sofferenti e che rappresentano il 70% del territorio nazionale. Prima di tutto - aggiunge Basso - vanno definiti i Lep (Livelli essenziali delle prestazioni) per riequilibrare i servizi alla persona a partire da sanità e scuola, passando per assistenza e trasporto pubblico locale".
Il Presidente lombardo Fontana, infatti, ha chiesto che l'autonomia riguardi anche la fiscalità, facendo notare che ci sono regioni (la Lombardia in primis) che versano più soldi a Roma di quanti ne ricevano. La Liguria, secondo i dati di Truenumbers riportati da Fontana, si trova a metà classifica, con un coefficiente di fondi versati a Roma di poco superiore (0.6%) rispetto a quanto ricevuto. "Si tratta di numeri in valore assoluto e non pro capite - precisa Basso - Gli ultimi dati pro-capite di Banca d’Italia sono purtroppo non sono positivi per la Liguria". Evidenziano, infatti, un residuo fiscale pro capite negativo (-682), ovvero versiamo meno di quanto riceviamo.
Anche Raffaella Paita, capogruppo in Senato di Azione-Italia Viva, interviene sulla questione sebbene con una posizione diversa rispetto a quella di Basso: "Sia portualità che logistica, per le quali la Regione Liguria chiede autonomia - dice a Primocanale - sono temi a forte valenza nazionale. Non si fa un favore ai nostri porti e alla nostra logistica introducendo una dinamica localistica, anche perché noi siamo una realtà a forte valenza nazionale. Sono le solite uscite alla Toti, senza visione prospettica".
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