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Anche il ministro uscente Orlando chiede alle aziende fornitrici di luce e gas di non speculare sulla situazione
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GENOVA - Non solo le bollette da capogiro degli ultimi tempi. Adesso anche una richiesta di cauzione come garanzia di pagamento per i prossimi mesi. E’ la prassi adottata da un società elettrica che - secondo quanto denuncia il senatore Luca Pirondini del M5S - sta inviando agli imprenditori liguri diverse lettere con cui si chiede di versare entro il 25 ottobre un deposito cauzionale a garanzia della fornitura. Le somme si aggirano tra i 13mila e i 21mila euro, ma più le aziende sono grandi e più la cifra rischia di aumentare. Nel caso in cui il deposito cauzionale non dovesse essere versato, secondo quanto riportato sui documenti - scatterebbe la risoluzione del contratto a partire dal 1’ dicembre “senza più alcuna comunicazione”. Una clausola, secondo quanto si legge nelle lettere inviate, prevista dal contratto stipulato.

Pirondini fa sapere di avere pronta una interrogazione parlamentare su questa vicenda: “Non appena gli alleati del centrodestra smetteranno di litigare e si insedierà il Governo – dice Pirondini – presenteremo un’interrogazione urgente al Ministro competente per chiedere se è a conoscenze di queste storture e soprattutto quali azioni ha intenzione di mettere in campo per tutelare famiglie e imprese”.

Anche il ministro uscente del lavoro Andrea Orlando del Pd prende posizione contro le aziende fornitrici di energia elettrica dopo che oggi l’Antitrust ha avviato quattro procedimenti istruttori nei confronti di Iren, Iberdrola, E.ON e Dolomiti e ha inviato una richiesta di informazioni ad altre 25 società. In alcuni casi, infatti, sono state modificate in peggio le condizioni contrattuali, in contrasto con il Decreto Aiuti bis.

“Le aziende – scrive Orlando – si astengano da condotte meramente speculative, ingiustificate, ancora di più in un momento in cui tutto il Paese, anzi tutta Europa, è chiamata a uno sforzo solidaristico per difendere la capacità produttiva, il potere d’acquisto delle famiglie e in definitiva la coesione sociale”. Orlando invita le società finite nel mirino del Garante della concorrenza e del mercato “a correggere da subito comportamenti che possono vanificare il grande sforzo messo in campo dal Governo per proteggere le famiglie italiane dai pesanti rincari e dalla speculazione su elettricità e gas. Le misure adottate in questi mesi dal Governo – conclude Orlando – hanno una forte finalità sociale, di protezione delle fasce più deboli della popolazione e di quelle a rischio impoverimento, e non possono essere messe a repentaglio da assurde condotte speculative.