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Rixi: "Ho apprezzato i riferimenti all'autonomia". Cavo: "Territorio, rispetto, disabilità e orgoglio i temi che condivido". Criitico Pastorino: "Discorso antistorico". Ghio: "Non rappresenta tutti"
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ROMA - “Ci aspettano 5 anni intensi di governo e - con le tue qualità umane - sei pronto per interpretare al meglio il ruolo che assumi a larga maggioranza”. E’ dell’amico e collega di partito Edoardo Rixi il primo commento social, pubblicato su Facebook, relativo all’elezione del leghista Lorenzo Fontana a Presidente della Camera.

Raggiunto a Roma da Primocanale, Rixi spiega: “Con il voto di oggi la coalizione di centrodestra si è ricompattata” dopo quanto successo ieri in Senato, quando il presidente La Russa non è stato votato da Forza Italia. “Oggi sui 235 voti della maggioranza a Fontana ne sono mancati 13, ma tra questi - spiega Rixi - ci sono anche alcune schede non valide di chi ha scritto solo il cognome”. Alla Camera, infatti, c’è un altro deputato che si chiama Fontana (Ilaria, del Movimento 5 Stelle) ed era quindi necessario indicare anche il nome sulla scheda.

Nel suo primo discorso il neo Presidente ha toccato alcuni temi cari alla Lega: “Ho apprezzato soprattutto quando ha parlato della centralità del Parlamento rispetto all’esecutivo - aggiunge Rixi – visto che negli ultimi anni non è stato così. Ma mi è piaciuto molto anche il passaggio sull’autonomia e il non omologarsi”. Fontana, infatti, ha spiegato che “l'Italia deve dare forza alla propria peculiare natura senza omologarsi a realtà estere più monolitiche e a culture che non diversificano. La ricchezza dell'Italia e la ricchezza dell'Europa sta proprio nella diversità”. Sul saluto a Papa Francesco e le polemiche in merito alle posizione antiabortiste e antigay di Fontana, Rixi chiosa: “La sua è sicuramente una visione che molti criticano, ma a me importa che svolga bene il suo ruolo da Presidente della Camera e difenda i lavori parlamentari”.

"Ho votato Fontana in linea con il mio gruppo e la coalizione - commenta Ilaria Cavo, deputato di Noi Moderati - Oltre al riferimento al Papa, del suo discorso mi hanno colpito quattro parole chiave: territorio, ripetuta più volte. Per una come me che arriva da una esperienza territoriale è una parola che sento molto vicina; orgoglio, declinato in più modi, compreso quello identitario e culturale, per un Paese che rivendica creatività e capacità innovativa. Noi stessi  - ricorda Cavo - col presidente della Regione Toti avevamo lanciato anni fa la campagna "orgoglioLiguria" e quindi non posso che condividere anche questo obiettivo. C'è poi la disabilità, un tema a me caro e che troppo spesso viene trascurato. Sono contenta che Fontana lo abbia inserito nel suo discorso. Infine, rispetto, la quarta parola chiave che ho apprezzato - conclude Cavo - Come lui spero che questa legislatura sia proficua, efficiente e rispettosa, di tutti".

Dure critiche al discorso di Fontana arrivano da un altro deputato ligure, Luca Pastorino, del centrosinistra: “L’ho trovato di basso spessore e antistorico. Ha rappresentato un brutto segnale, che va a minare quel poco di principio rimasto di laicità dello Stato, che pure è sancito dalla nostra Costituzione - spiega - Nel corso del suo insediamento - aggiunge Pastorino - ha citato il principio di diversità solo nella direzione autonomista, cara al suo partito. Ma un presidente, se deve essere davvero di tutti, è chiamato ad abbandonare la parte politica da cui proviene".

Critiche arrivano anche da Valentina Ghio, deputato del Pd che a Primocanale dice: “Fontana rappresenta una posizione di estremismo su diversi temi lontana dalla necessità di apertura e coinvolgimento di cui il Paese ha bisogno. Le posizioni omofobe e misogine che ha spesso manifestato non sono garanzia di rappresentazione di tutte e tutti”.