LIGURIA - Con il taglio dei parlamentari la Liguria è passata da eleggere 24 rappresentanti a 15. Ma la squadra di liguri in Parlamento sarà, come giù accaduto in passato, implementata da due senatrici elette fuori regione. Due profili diversi ma che hanno esperienza e conoscenza del territorio e del Paese: Raffaella Paita di Italia Viva e Annamaria Furlan del Pd.
QUI TUTTI GLI ELETTI IN LIGURIA - IL DETTAGLIO
Raffaella Paita è stata eletta al plurinominale al Senato nel collegio del Lazio dove era posizionata subito dietro al leader di Azione Carlo Calenda. Paita, spezzina, nell'ultima legislatura ha ricoperto un ruolo chiave per la Liguria come presidente della nona Commissione Trasporti della Camera dei deputati oltre a un ruolo per la commissione parlamentare per le questioni regionali.
Dal 2007 al 2010 è stata assessore comunale alla Spezia, poi dal 2010 al 2015 ha ricoperto il ruolo di assessore regionale alle Infrastrutture e alla Protezione civile in Liguria dovendo anche affrontare le questioni giudiziarie legate all'alluvione di Genova del 2014 da cui è stata assolta. Nel 2015 ha battuto alle primarie del Pd Sergio Cofferati diventando la candidata al ruolo di governatore in Liguria battuta da Giovanni Toti.
A elezioni concluse Paita ha commentato il risultato ottenuto da Azione-Italia Viva in Liguria: "Abbiamo superato il 7% e siamo dunque allineati alla media nazionale. Tenuto conto che in Liguria concorrevano altri partiti centristi radicati, come quello di Toti, siamo particolarmente soddisfatti del risultato. Si tratta di un esito per noi molto positivo, che già da ora ci vedrà impegnati sia sul territorio che in Parlamento per garantire alla Liguria l’attenzione e le soluzioni di cui la regione ha bisogno. Come prima tappa del nostro lavoro, organizzeremo una campagna d'ascolto sui problemi dei comuni liguri" ha già annunciato Paita.
Annamaria Furlan, nata e cresciuta a Genova, è stata eletta al Senato nel collegio plurinominale in Sicilia tra le file del Pd. Per lei sarà la prima volta tra le stanze di Palazzo Madama e del Parlamento in generale. Una lunga carriera dedicata al sindacato. Dal 2014 al 2021 è stata segretario nazionale della Cisl. Una carriera partita da Genova: nel 1980 era delegata del Silulap, di cui poi è stata segretaria provinciale e regionale. Poi in serie i ruoli di vertici in Liguria prima come segretario organizzativo della Cisl, poi come al vertice della Cisl Genova, quindi è diventata nel 2000 segretario generale della Cisl Liguria.
"A me è stata chiesta, da parte del Partito Democratico, una disponibilità a candidarmi la dove c'era bisogno, anche probabilmente, per le competenze che ho maturato in tanti anni di vita sindacale - ha commentato prima del voto -. Mi è stata proposta la Sicilia. E’ una proposta che ho accolto con gioia. Una regione che dal punto di vista sindacale, del lavoro, ho seguito per tanto tempo nella mia attività nazionale e metto ben volentieri a disposizione le mie competenze sul tema che credo sia la priorità da affrontare".
A dispetto delle due Liguri elette fuori regioni tra i 15 parlamentari chiamati a rappresentare la Liguria c'è anche un 'foresto'. Si tratta di Roberto Menia eletto al Senato della Repubblica nel proporzionale tra le file di Fratelli d'Italia. Nato in Veneto è cresciuto in Friuli Venezia Giulia. Per lui, una lunga esperienza a Montecitorio essendo stato parlamentare dal 1994 al 2012 nelle legislature XII, XIII, XIV, XV, XVI. Nel suo percorso politico è passato prima tra le file di Alleanza nazionale, poi poi è confluito nel Popolo delle Libertà, quindi ha seguito Gianfranco Fini in Futuro e libertà per quattro anni, dal 2009 al 2014 dopo la rottura con Berlusconi. Poi il passaggio ad Azione Nazionale poi confluita nel Movimento Nazionale per la Sovranità nel 2017 per poi passare nel dicembre 2019 a Fratelli d'Italia. Nel corso della sua carriera parlamentare è stato anche sottosegretario di Stato del Ministero dell'Ambiente dal 2008 al 2010.
IL COMMENTO
Dalle morti sul lavoro alle pensioni, non basta la Liguria virtuosa a metà
I programmi della Liguria? Quelli di cinquant’anni fa