Elezioni politiche, Italia Viva: "Corriamo da soli, Toti aiuti l'unico centro che c'è"

ROMA - Italia Viva e Matteo Renzi sono pronti a correre da soli per le prossime elezioni politiche, vista l'alleanza tra Pd, Azione e +Europa. "Metteremo in campo il coraggio e la serietà di cui dispone, che è tanta. Daremo battaglia sia all'armata del Pd e i loro vari alleati sia al centrodestra che ormai è completamente a trazione della Meloni. Forza Italia si è schiacciata per ragioni di opportunismo sulla posizione di Salvini, il centro siamo noi, i riformisti siamo noi e lo abbiamo dimostrato anche a Genova. Sfido chiunque ad avere fatto scelte sempre nell'interesse del territorio: siamo persone che fanno le scelte giuste per i cittadini liguri e italiani", la deputata Raffaella Paita è categorica ed esclude qualsiasi possibilità di accordo in vista dell'appuntamento del 25 di settembre.

"Non staremo in un alleanza per le poltrone"

Stando alle dichiarazioni di Carlo Calenda di ieri, non era così scontato che il vertice con Enrico Letta di questa mattina desse esito positivo e per i centristi è stato un fulmine a ciel sereno. Da una parte c'era infatti chi sperava in una creazione di un terzo polo, smarcato dal Partito Democratico, dall'altra invece Impegno civico di Luigi Di Maio, Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni e Europa Verde di Angelo Bonelli sono rimasti con il cerino in mano se qualcuno, tra loro, sperava nella rielezione certa coi collegi uninominali. 

"Avrei pensato che non fosse possibile. Evidentemente la coerenza non è un valore che porta con se, è convenienza, lo ha detto lui stesso"

Ma per Paita la coerenza è fondamentale di fronte agli elettori che vogliono chiarezza. "In gioco c'è il futuro del paese, dar vita ad una alleanza che è un'accozzaglia dove dentro ci sta tutto, ci stanno quelli che hanno fatto battaglie contro la gronda e chi invece è pro. Non credo che questa alleanza sia all'altezza di battere la destra, che ha dimostrato al paese di non essere responsabile nei confronti del paese per la mancata fiducia a Mario Draghi".

Adesso gli occhi sono puntati su Giovanni Toti, che con Italia al Centro deve ancora dire quale sarà la sua posizione in questa corsa elettorale: nella giornata di ieri ha tenuto a ribadire sì la sua storia in centrodestra, ma anche che il suo appoggio non fosse scontato, così come ha sottolineato che non potrebbe mai trovarsi dalla stessa parte del Partito Democratico. "Da Toti mi dividono alcune idee importanti sul territorio ma adesso c'è una partita importante che riguarda tutto il paese: se lui sarà coerente con le cose che ha sempre affermato, ovvero di non condividere la trasformazione sovranista della destra e di non essere stato d'accordo per la caduta del governo Draghi, credo che non potrà stare vicino a determinate forze politiche.

"Mi auguro che ragioni nell'interesse del paese e, visto che ha sempre sostenuto di essere parte del centro. Spero che dia una mano all'unico centro che c'è. Se ci saranno le condizioni di fare una cosa assieme, credo che il suo contributo possa essere nell'interesse della Liguria e del paese"

Strizza l'occhio la deputata renziana  e spezzina al governatore della Liguria, con cui ha già corso per la tornata delle amministrative, sostenendo la candidatura di Marco Bucci come primo cittadino a Genova. "Mi guardo bene da dettare condizioni, non chiedo nessun particolare trattamento. Se Toti vorrà partecipare a un disegno centrista, che è l'unico disegno centrale che c'è, e esser alternativo allo schieramento di destra che tanto ha criticato ma anche a quello di sinistra, al quale lui non ha mai partecipato, credo possa essere una posizione nell'interesse del Paese. Se così non dovesse essere, noi la nostra battaglia la faremo, con la nostra coerenza, con il nostro coraggio e avendo a cuore l'interesse della Liguria, che deve essere rappresentata al meglio, proprio come lo è stata in questi anni".