
Soddisfazione a Palazzo Ducale per la prima riunione del Comitato Scientifico della Fondazione, che si è tenuta oggi pomeriggio nel Teatrino di Palazzo Ducale alla presenza della presidente Sara Armella.
Riunito il nuovo Comitato Scientifico di Palazzo Ducale
Oltre alla direttrice Ilaria Bonacossa – che fa parte del Comitato – c’erano Elisabetta Pozzi, Tullio Solenghi, Enzo Roppo, Caterina Mordeglia, Francesco Meli, Lauro Magnani, Federica Mancini, Roberta Olcese e Filippo Biolè. Ivano Fossati non è riuscito ad essere presente per un precedente impegno.
"Si è trattato di una prima occasione di conoscenza e di confronto – sostiene la presidente Sara Armella – per gettare le basi di un’attività sulla quale Fondazione per la Cultura fa molto affidamento. La pluralità di ambiti e di professionalità sono in grado di fornici proposte e contributi che arricchiranno le nostre attività. Sono veramente molto grata a tutti e a tutte per aver messo a disposizione la loro esperienza e le loro conoscenze per far crescere sempre di più la qualità della nostra programmazione. Un aspetto significativo che è emerso da questo primo incontro è la volontà di coinvolgere le tre Accademie della città – la Ligustica, le scuole del Teatro Stabile e del Carlo Felice – in un’ottica di avvicinamento delle giovani generazioni, una politica questa che ci vede in prima linea. Ricordo il recente Bando per la formazione di uno Young Board a Palazzo Ducale".
Genova culturale guarda al futuro
L’organo, nominato il 30 ottobre dal Consiglio Direttivo e composto da membri scelti tra personalità particolarmente qualificate e di riconosciuto prestigio in ambito culturale ha compiti di tipo consultivo e propositivo. Il Comitato, infatti, è chiamato a svolgere un’attività di alta consulenza formulando proposte e fornendo indicazioni e pareri sui programmi e le attività di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura.
"Ci piacerebbe che il Comitato Scientifico – osserva la direttrice Ilaria Bonacossa – ci aiutasse a fare rete e a promuovere il coinvolgimento di diversi ambiti, non soltanto cittadini. Palazzo Ducale ha davanti una sfida difficile: per attrarre le giovani generazioni siamo intenzionati a percorrere sempre di più la strada dell’innovazione e dei nuovi linguaggi, ma non vogliamo perdere il nostro pubblico abituale. Confido che grazie a tutti riusciremo nel nostro intento".
Dal dialetto genovese all’opera di Verdi
Il coordinatore del Comitato Enzo Roppo ha ringraziato Palazzo Ducale sottolineando le diverse competenze messe a disposizione per coadiuvare Fondazione per la Cultura nella programmazione e nella formulazione di proposte. Su questo aspetto Tullio Solenghi ed Elisabetta Pozzi hanno avanzato già alcune loro idee. L’attore formatosi al Teatro Stabile di Genova ha proposto azioni per la valorizzazione della “lingua” genovese e iniziative legate ai 100 anni della Grande Genova attraverso la voce dei poeti, da Montale a Caproni e Sbarbaro, ma anche ai poeti dialettali.
Palazzo Ducale punta su qualità e innovazione
L’attrice ha in mente un coinvolgimento degli studenti della scuola del Teatro Stabile con un ciclo di letture che “restituiscano” i percorsi dei ragazzi e delle ragazze e che possano svolgersi all’interno delle mostre organizzate a Palazzo Ducale e alla Wolfsoniana di Nervi. Proposte avanzate anche da Lauro Magnani che ha tenuto a sottolineare la trasversalità delle diverse arti in percorsi che ne esaltino il valore aggiunto. Di qui l’idea una mostra in cui si incrociano diverse discipline e che affronti il tema della Natura e dell’Arte dal punto di vista storico. Francesco Meli ha sottolineato l’importante tradizione musicale e operistica di Genova, tanto che Giuseppe Verdi si fermò in città per lunghi periodi. Sotto questo profilo ha proposto l’idea di dedicare a questa tradizione una serie di incontri, concerti e tavole rotonde.
Cultura, a Genova si fa rete
Anche Filippo Biolè ha privilegiato il tema della musica, ma non solo. Importante sarà anche il coinvolgimento delle giovani generazioni e la messa a fattor comune delle diverse esperienze che scaturiscono da diversi ambiti. Concetto ribadito anche da Roberta Olcese che ha parlato della necessità di operare creando un vero e proprio network e di un’associazione che sostenga le iniziative del Palazzo. Caterina Mordeglia ha sottolineato come l’azione del Comitato debba svolgersi come una lente bifocale, con un’attenzione cioè alla qualità delle singole iniziative senza però perdere di vista il contesto sociale e internazionale in cui sono inserite. Tra le proposte la organizzazione di un’iniziativa che abbia al centro il tema della fiaba e del Medioevo fantastico collegato alla città di Genova. Federica Mancini, forte della sua esperienza al Museo del Louvre di Parigi, ha posto in rilievo il ruolo pubblico che deve avere la cultura e la sua disponibilità a collaborare.
Componenti del Comitato scientifico
Elisabetta Pozzi
Genovese, si è formata alla scuola del Teatro Stabile di cui è attualmente direttrice. Ha debuttato a soli 17 anni accanto a Giorgio Albertazzi ne Il fu Mattia Pascal per la regia di Luigi Squarzina.
Attrice straordinaria ha interpretato i grandi classici del teatro di ogni tempo, dall’Elettra e l’Oreste di Euripide al Gabbiano e Le tre sorelle di Cechov, dalle commedie di Goldoni alle tragedie di Shakespeare, lavorando con i più grandi registi e attori.
Per le sue interpretazioni è stata insignita di quattro Premi Ubu, due premi della critica e il Premio Eleonora Duse.
Al cinema ha debuttato nel 1979 con Michelangelo Antonioni (Il mistero di Oberwald) e vinto nel 1992 il David di Donatello come Migliore attrice non protagonista per i film di Carlo Verdone Maledetto il giorno che ti ho incontrata.
In collaborazione con la Scuola del Teatro Stabile di Genova utilizzerà il Teatrino di Palazzo Ducale.
Ivano Fossati
Autore, cantante e polistrumentista tra i più conosciuti non soltanto in Italia. Ha composto musiche straordinarie, anche per il cinema e il teatro, pubblicando ben 24 album e collaborando con musicisti italiani e stranieri. Ha scritto moltissime canzoni per i più grandi interpreti della musica italiana, tra cui Mina, Patty Pravo, Fiorella Mannoia, Ornella Vanoni, Mia Martini, Adriano Celentano e moltissimi altri.
È stato arrangiatore e produttore oltre che musicista di studio per altri artisti, trascorrendo lunghi periodi nelle sale di incisione fra Gran Bretagna e Stati Uniti.
Nel 2008 ha vinto il David di Donatello e il Nastro d’Argento per la canzone L’amore trasparente dal film Caos calmo.
Dopo aver deciso di chiudere la propria attività discografica, tiene lezioni molto partecipate per gli studenti di università e scuole superiori sul tema della musica; la casa editrice Einaudi ha pubblicato anche il suo romanzo Tretrecinque e nel 2022 l’Università di Genova gli ha conferito la laurea ad honorem in lettere moderne.
Tullio Solenghi
Un attore notissimo al grande pubblico, formatosi al Teatro Stabile di Genova. Ha iniziato portando in scena i grandi classici, dai testi di Shakespeare a quelli di Goldoni.
La grande notorietà arriva negli anni Ottanta con il celebre Trio con Anna Marchesini e Massimo Lopez, che ha rinnovato la comicità italiana. Sono di questo periodo gli spettacoli teatrali Allacciare le cinture di sicurezza e In principio era il Trio, nonché la parodia de I promessi sposi, grande successo televisivo.
Solenghi ha comunque continuato a recitare in teatro, non disdegnando anche una brillante carriera come conduttore televisivo. È rimasto sempre legato a Genova portando in scena i capolavori di Gilberto Govi.
Vincenzo Roppo
Avvocato e docente all’Università di Pavia e di Genova, è autore di moltissime pubblicazioni nel campo del diritto civile e commerciale e, grazie alla sua esperienza internazionale, è membro della direzione e del comitato scientifico di numerose riviste giuridiche.
Membro di un select group di 12 accademici di vari paesi europei (Belgio, Francia, Germania, Spagna, Italia, Olanda, Regno Unito), impegnato a definire le linee di un diritto europeo dei contratti, con particolare riferimento ai contratti di lunga durata relativi alle catene distributive e produttive (2004-2008).
Ha collaborato all'elaborazione di progetti legislativi in tema di procreazione assistita di riforma del Ministero dei beni culturali, di riforma del diritto commerciale e ha fatto parte del Consiglio di amministrazione della RAI (1986-1993). Già Prorettore dell’Università di Genova (2009-2015), è stato insignito del titolo di Commendatore al merito della Repubblica (2007).
Caterina Mordeglia
È Professore Ordinario di Lingua e Letteratura latina all’Università degli Studi di Trento e collabora con il Corriere della Sera. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia ha conseguito il Dottorato di ricerca in Filologia greca e latina. È coordinatrice del Latin Lab (LaL) presso l'Università di Trento (2025) e dal 2020 al 2023 è stata Delegata all'Orientamento. Membro di prestigiosi comitati e commissioni accademiche, è responsabile di numerosi accordi bilaterali e trilaterali con università e istituti di ricerca internazionali (USA, Francia, Spagna). Nel 2024 è stata Short Visiting Professor presso la University of Cincinnati (Ohio, USA). Autrice di libri e articoli su riviste scientifiche nazionali e internazionali, ha tradotto per il teatro e diretto collane ed enciclopedie. Vincitrice del Bando "Starting Grant Young Researcher Unitn" (2014), è socia di società scientifiche internazionali, tra cui SISMEL, Fondazione Valla, e Société Internationale Renardienne.
Francesco Meli
Uno dei tenori più apprezzati e richiesti del mondo. Nato a Genova, ha iniziato gli studi di canto a diciassette anni al Conservatorio Paganini.
Ha debuttato alla Scala a soli 23 anni ne Les Dialogues des Carmelites diretto da Riccardo Muti e collabora con i maggiori direttori del mondo.
Ha cantato in recital solistici alla Scala, Londra, Tokyo e San Pietroburgo, Parigi, Zurigo, Mosca, Salisburgo, Tokyo e Vienna.
Ha vinto il Premio Abbiati nel 2013 per le interpretazioni verdiane, La Maschera d’oro, l’Oscar della lirica, il Premio Zenatello all’Arena di Verona, il Premio Orazio Tosi, il Premio Carlo Alberto Cappelli, il Premio Pertile, il Premio Lugo, il Premio Prandelli, il Premio Mascagni, il Tiberini d’oro, l’ISO d’oro, la Targa Labò e il Pavarotti d’oro.
Lauro Giovanni Magnani
È tra i “padri” dei Rolli. Magnani è infatti uno degli studiosi che hanno lavorato alla promozione del riconoscimento UNESCO del 2006. Uno dei protagonisti del dibattito culturale non soltanto ligure, nelle sue ricerche e nella sua produzione scientifica ha affrontato tematiche relative alla pittura e alla scultura tra XVI e XVIII secolo e alla lettura degli spazi abitativi dell’aristocrazia tra palazzi urbani, ville e giardini, accanto all’interesse per le problematiche dei Beni culturali.
Nel 1997 è stato Summer Fellow presso il Dumbarton Oaks di Washington, Trustees for Harvard University, Studies in Landscape Architecture, con cui ha collaborato per la partecipazione all’International Forum on Garden City di Wuhan in Cina (2006).
Con un Decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca, gli è stato conferito nel 2023 il titolo di Professore Emerito.
Federica Mancini
È responsabile di collezione, Dipartimento di Arti grafiche presso il Museo del Louvre di Parigi.
Tiene corsi e lezioni all’Ecole du Louvre e La Sorbonne, dove ha studiato Museologia e Storia dell’Arte. Le sue partecipazioni a convegni, conferenze e Festival sono numerose e presso prestigiose istituzioni culturali e museali di tutta Europa.
È membro del Consiglio di amministrazione dell’AHAI (Association des Historiens de l’art italien) ed è stata specialista invitata presso il Kupferstichkabinett per la creazione del catalogo on-line del Gabinetto dei Disegni di Dresda, sezione disegno genovese (2022) e specialista invitata per consulenza scientifica del cantiere di restauro del Palazzo del Principe di Monaco (2022).
Roberta Olcese
Avvocato e giornalista, docente in aree attinenti al mercato internazionale dell'arte. Laureata all'Università Statale di Milano. Membro del Comitato scientifico della Fondation Bugnon a Château-d'OEx e Losanna in Svizzera, già nel comitato Lilt.
Tiene lezioni, modera incontri ed è stata docente a contratto presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Genova.
Collabora con il gruppo Class editore, scrivendo di arte e cultura per – tra gli altri – Milano Finanza e Gentleman. Firma da oltre vent'anni de Il Secolo XIX.
Filippo Biolè
È Presidente dell’Accademia di Belle Arti statale Ligustica di Genova, tra le più antiche Accademie d’Italia, fondata nel 1751, ed è un componente della Giunta dei Presidenti delle Accademie AFAM. Dal 2021 presiede anche il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo.
Dal 2016 svolge un’intensa attività di ricerca e divulgativa della memoria della Shoah che lo ha portato a tenere relazioni al Consiglio d'Europa a Strasburgo e al Parlamento Europeo a Bruxelles.
Ilaria Bonacossa
Direttrice di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura. Laureata in Storia dell’Arte all’Università Statale di Milano e un master al Bard College di New York, ha una lunga esperienza di curatele internazionali e di gestione, tra le quali Artissima, la fiera internazionale d’arte contemporanea di Torino, dal 2017 al 2021. Curatrice per nove anni alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, nel 2007 è stata membro della Giuria per i Leoni d’Oro alla Biennale di Venezia. Nel 2013 ha curato il progetto di Katrin Sigurdardottir al Padiglione Islandese alla Biennale di Venezia.
È stata membro del Comitato Tecnico per le acquisizioni del museo FRAC Provence-Alpes Côte d’Azur di Marsiglia, del Comitato scientifico del PAC di Milano, del Comitato di selezione del Premio Prince Pierre. Dal 2021 al 2024 ha ricoperto il ruolo di Arts and Culture Liaison per Riyadh Art, programma di Arte Pubblica della Royal Commission dell’Arabia Saudita.
Nella sua carriera c’è anche un importante incarico “genovese”: dal 2012 al 2016 ha ricoperto, il ruolo di direttore artistico del Museo di arte contemporanea di Villa Croce.
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