GENOVA - "Il Pd non faccia l'errore di sostituire dei populisti con dei nuovi populisti", è questo è il monito di Azione all'indomani dell'inizio di quella che è la prima campagna elettorale politica che si tiene in estate, una campagna elettorale molto breve che vedrà gli italiani chiamati al voto il prossimo 25 di settembre. Il riferimento è naturalmente nei confronti di Luigi Di Maio che accusa il Movimento 5 Stelle della crisi di Governo, definendo ciò che rimane del movimento fondato da Beppe Grillo il partito di Giuseppe Conte. Azione non vede quindi di buon occhio il neonato movimento Insieme per il futuro, che conta circa sessanta parlamentari che hanno lasciato il M5s qualche settimana fa. Il movimento di Carlo Calenda, racconta a Primocanale Roberto Donno che ne è segretario ligure, sta già costruendo un'agenda "che non definirei azienda Draghi perché draghi sarà assente. Questa agenda sarà poi naturalmente condivisa con tutti i partiti europeisti e non sarà di appelli morali, ma di cose concrete da fare".
Crisi di Governo, Toti: "Io resto presidente di Regione Liguria, ma gli alleati parlino subito"
Rigassificatori, termovalorizzatori, investire bene i fondi del Pnrr. "Bisogna essere chiari nel programma perché è quello che chiedono gli elettori e non possiamo spingere il paese di nuovo in una situazione di ingovernabilità". E il dialogo è aperto a tutti coloro che condivideranno gli stessi punti: tra gli interlocutori ci sarà anche Giovanni Toti e il suo cantiere di Italia al centro, che si è detto pronto a sedersi al tavolo pur tenendo presente il suo bagaglio di centrodestra: "Conosciamo tutti il suo passato e la sua storia, ma c'è sicuramente una condivisione di intenti: ecco perché Carlo Calenda ha partecipato alla convention romana di qualche settimana fa". E Toti aveva fatto lo stesso a febbraio con quella di Azione. Resta da chiarire, però, il rapporto con Lega e Forza Italia, con cui, prima con le elezioni di Sergio Mattarella e poi con la sua posizione filo draghiana, sono sorte nuove tensioni.
 
"Voglio dire un mio parere personale, nell'agenda Draghi si è parlato poco di sanità pubblica e la sua difesa che a mio avviso sono una priorità. Basta definire il personale sanitario come eroe, vogliamo offrire risorse concrete e credo sia questo il modo giusto per ringraziarli"
Il tutto dovrà tener conto anche del problema delle firme da raccogliere in breve tempo per potersi presentare alle urne. "Bisognerà andare molto veloci", ha detto Donno, dicendo di voler andare oltre il bipolarismo di alleanze con destra e sinistra e il gioco delle alleanze che annoiano l'elettorato per puntare su risposte concrete.
Silvia Isola
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