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Il presidente si è liberato di Ranieri a cui sarebbero andati troppi meriti per il buon campionato
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Il cospicuo vantaggio sulla programmazione futura, meritoriamente accumulato dalla Sampdoria con la salvezza anticipata, si è volatilizzato nel giro di un mese e ad oggi la squadra si ritrova senza allenatore dopo l’addio di Ranieri, desiderato dal Lille, e la società senza dirigenti operativi dopo il mancato rinnovo (per ora) del contratto ad Osti e Pecini, a loro volta corteggiati dallo Spezia.



La sensazione, trapelata anche da una dichiarazione a Il Secolo XIX,  è che Massimo Ferrero, in preda ad una crisi di gelosia nei confronti di Ranieri e dei suoi collaboratori, abbia scelto la strada del fai da te. Con quali risultati sarà il tempo a dirlo.



Rimane il fatto che al momento il Viperetta per la panchina si dibatte tra Alessio Dionisi dell’Empoli e Patrick Vieira esonerato dal Nizza, con Iachini e Gotti sullo sfondo nelle vesti di outsider. Impegnato nella battaglia del grano in Lega sui diritti tv, Ferrero probabilmente rinvierà la scelta del tecnico ancora di una settimana, aggravando ulteriormente la situazione di stallo della Sampdoria.



Al momento è fermo anche il mercato, sia in uscita che in entrata, ma vale un po’ per tutti. La crisi del settimo anno da presidente sembra comunque farsi sentire per Ferrero, costretto a sperare in maxi plusvalenze per arginare i debiti crescenti della Sampdoria e per vedere accettata dall’adunanza dei creditori la richiesta di concordato preventivo omologata dal tribunale fallimentare di Roma per la sua azienda in crisi Eleven Finance