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Il fondatore di "Cambiamo!" si appella all'unità del centrodestra ma respinge le prime preclusioni
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 "Guardiamo con grande attenzione e spirito propositivo al progetto del presidente incaricato Draghi, augurandoci che questo possa essere davvero il governo con le migliori energie del Paese, con l'aggiunta di tutte le sensibilità senza sbarramenti né veti, non la riedizione di una maggioranza che ha già governato". Così, all'uscita dal colloquio con il presidente incaricato Mario Draghi, il fondatore di "Cambiamo!" Giovanni Toti, che ha incontrato Draghi insieme con gli altri esponenti dei movimenti centristi dell'attuale opposizione.

Proprio a proposito dell'atteggiamento dell'area di appartenenza verso Draghi, Toti ha rimarcato: "Il centrodestra dovrebbe impegnarsi in questo governo nel modo più ampio possibile. Un esecutivo di salute pubblica e di unità nazionale deve coinvolgere insieme le forze politiche, sociali ed economiche del Paese, per un vero sforzo di ripartenza e di rinascita, per recuperare terreno rispetto all'attuale crisi di rappresentatività".

Toti ha poi puntualizzato: "Trattandosi di un governo di unità nazionale, mi aspetto che tutti partecipino e che vi siano le condizioni perché tutti partecipino. In giornata ho letto post e tweet di chi distingue tra destre populiste, destre sovraniste, destre storiche: non è questo lo spirito giusto, così come non lo sarebbe la riedizione del Conte-bis con appiccicato qualche spezzone estemporaneo"

Toti ha riferito un particolare dei punti programmatici illustrati a Draghi: "La campagna di vaccinazione, da presidente di Regione, mi sta particolarmente a cuore, così come la prospettiva delle riforme istituzionali su cui si sono già registrati promettenti segnali di convergenza".