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100 milioni contro 50: distanza troppo ampia tra le due valutazioni del club
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 Cento milioni contro cinquanta. Un allenatore che non c’è. La Sampdoria inaugura le due settimane più lunghe della sua storia in un clima di incertezza totale. Risolto il rapporto con Di Francesco, il ds Osti è alla ricerca di un nuovo tecnico, mentre tocca a Palombo dirigere i primi allenamenti. La piazza gradirebbe Beppe Iachini, la dirigenza sembra orientata verso Gianni De Biasi.


Malgrado l’ultimo posto e le sei sconfitte su sette partite, a destare le maggiori preoccupazioni sono le questioni societarie. Il ritiro del gruppo Vialli ha provocato uno stizzito comunicato di Ferrero, a nome non della Sampdoria ma della Holding Max che controlla la società attraverso l’altra srl Sport Spettacolo. Nella nota si richiama il gruppo angloamericano al rispetto degli accordi pregressi, adombrando l’ipotesi di un ricorso alle vie legali per un eventuale risarcimento del danno. Resta che Dinan e Knaster consideravano e considerano irrealistica la valutazione di 100 milioni ascritta da Ferrero alla Sampdoria, ritenendo equo un prezzo dimezzato anche alla luce dei pesanti investimenti necessari prima per scongiurare la retrocessione e poi per rilanciare la squadra e pagare gli obblighi di riscatto di giocatori e i mutui immobiliari disinvoltamente accesi in questo quinquennio. Non c’è più spazio per mediazioni mentre la Sampdoria purtroppo va alla deriva.