cronaca

L'assessore Campora fa il punto sul progetto per la mobilità sostenibile
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Per ora sono tre le direttrici studiate a tavolino dal Comune di Genova per favorire l'utilizzo delle biciclette in citt. Da luned 18 il primo asse tra piazza Dante e Boccadasse sar pronto con le linee di separazione da mezzi pubblici e traffico privato saranno tracciate sull'asfalto. Poi sar la volta della direttrice De Ferrari-Fiumara. Infine lo sguardo di Tursi si proietta sulla Val Bisagno, l'obiettivo dichiarato dall'assessore alla Mobilit Matteo Campora quello di tracciare un percorso dedicato fino almeno a Staglieno.

Poi rester la Val Polcevera e un tragitto ancora da studiare, in questo caso si parla di un percorso dedicato che per dovr affrontare le difficolt legate a un'area delicata. I colloqui con le associazioni di categoria vanno avanti incessantemente, il Comune corre e vuole trovare e applicare le soluzioni nel pi breve tempo possibile.

"Saranno piste smart non quelle strutturate classiche - spiega ancora Campora -. In questa fase dobbiamo muoverci derogando quelli che sono i canoni classici e limitarci a dipingere le aree di separazione, certamente potrebbero avere qualche criticit iniziale". Anche in questo caso vale la regola e la possibilit di porre correttivi in corso d'opera. Dal 18 maggio e nei mesi a seguire la citt dovr abituarsi a un nuovo modo di spostarsi, con le corse degli autobus che torneranno alla fase pre covid ma con posti diminuiti a causa del distanziamento fisico imposto dalle norme anti contagio.

In molti puntano a usare mezzi sostenibili per muoversi in citt e raggiungere posti di lavoro o i luoghi dove compiere le commissioni giornaliere. Ma a quel punto spunter la necessit di dove lasciare le biciclette. Le classiche rastrelliere sono un'ipotesi ma non solo. "Stiamo studiando i punti pi idonei dove mettere le rastrelliere ma tenendo conto che ci sono anche persone che si muoveranno con mezzi di un certo valore pensiamo di trovare un accordo anche con i parcheggi gestiti da Genova Parcheggi e altri gestori privati per avere spazi dedicati alle bici.

E poi in molti hanno anche il problema di dove lasciarla una volta a casa, so che ci si sta muovendo anche con i vicini che magari hanno un box. In questo progetto dobbiamo metterci tutti qualcosa perch un progetto che sta nascendo e sviluppando rapidamente" precisa ancora Campora. E poi c' di pari passo il progetto per il bike sharing, in italiano la bici condivisa. "Il nostro un progetto ampio e serio - racconta l'assessore alla Mobilit di Palazzo Tursi -. Per ora le sperimentazioni non hanno mai avuto grande successo, noi vogliamo puntarci ma serve un cambio di strategia e di mentalit" conclude Campora.