cronaca

Parlano Giuliana e Pietro, i due camerieri investiti durante la manifestazione
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Lei, Giuliana, è stata centrata in pieno e sbalzata dalla Panda, "stavo solo camminando e mi sono ritrovata sopra il cofano della macchina" dice, e alla domanda su cosa direbbe al chi l'ha investita preferisce stare zitta, mentre si dice soddisfatta che quell'uomo, un quarantenne di Marassi, sia stato identificato e denunciato.

Lui, Pietro, il fidanzato di lei, invece è stato colpito dalla vettura di striscio e ha riportato contusioni al ginocchio e alla caviglia della gamba destra, e al folle automobilista rintracciato e denunciato dalla polizia dice: "Non merita parole, avrebbe chieso scusa? è il minimo che poteva fare".

Xhuljana (la traduzione di Giuliana) Cano, origini albanesi, e Pietro Russo sono la giovane coppia di camerieri travolta dall'automobilista pirata durante la manifestazione dei ristoratori.

Li abbiamo intercettati all'uscita dell'ospedale Galliera dove lei ha trascorso due notti e lui una.
Camerieri in un ristorante pizzeria di Boccadasse, lei saltuaria, lui fisso, i due oltre che sul lavoro sono una coppia anche nella vita.
 
Quando hanno rivisto il video dell'incidente hanno avuto reazioni diverse.
"E' andata bene, perché siamo qui a raccontarla - dice lui - a me nel rivederle sui social sono venute le lacrime.

Xhuljana invece non vuole parlare del video choc, anche dopo le notti in ospedale rimane dolorante nella parte destra del fianco e ha addosso tanta ansia.ù

"E' stata un'esperienza scioccante, ora non ricordo bene, un po' per il trauma e un po' pe la rapidità dell'incidente, io sono una cameriera che non lavora da mesi. Se tornerò a manifestare? Se il mio fisico me lo permetterà sì, pacificamente sì, se mi sono accorto che nella manifestazione c'era tensione? Non me ne ero accorto, non avevo visto quella macchina, sennò avrei cercato di non trovarmi lì. La fuga? Non mi sono accorta di nulla...".

Pietro, che si muove con fatica e con due stampelle, è al suo fianco e la coccola con lo sguardo, si vede che le vuole bene, che si vogliono bene. Lui è arrivato al Galliera insieme a due amici per riportare Giuliana a casa.

"Non è la prima volta che scendo in piazza ma è la prima volta che lo faccio per i ristoratori, ora siamo veramente alla frutta, stipendi che non arrivano, se ci fossero dei soldi uno sta a casa anche volentieri, invece è tutto incerto, la cassa integrazione arriva tardi. Si lo so, se decidono di chiudere un motivo ci sarà, ma non è colpa dei ristoratori se aumentano i contagi, noi controlliamo il numero degli ingressi, massimo venti clienti, distanziati, posate sanificate, facciamo il possibile, ma fateci lavorare e non fateci chiudere da un giorno all'altro dopo che uno fa la spesa, se poi vediamo bus e treni pieni".