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Verso l'assemblea dei moderati al Teatro Brancaccio di sabato
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Silvio Berlusconi è rientrato a Palazzo Grazioli per incontrare i coordinatori regionali di Forza Italia, prima di un rendez vous personale con Putin. Presente alla riunione anche Mara Carfagna, assente l'altro coordinatore nazionale Giovanni Toti, che solo in serata raggiunge la capitale. Accusato nelle ultime ore a mezzo stampa di 'totilitarismo' da alcuni luogotenenti di Forza Italia, il governatore ligure è impegnato nella preparazione dell'assemblea dei moderati "Italia in crescita" che ha organizzato al Teatro Brancaccio per sabato 6 luglio con inizio alle 14:30. 

In ballo c'è il futuro del centrodestra.
"Vi dovete aspettare tanta gente che vuole cambiare questo centrodestra, che vuole ricostruire un centrodestra che ambisca a tornare a governare questo Paese, con ricette nuove e adeguate ai tempi e, finalmente, in grado di dare risposte oggi troppi flebili a temi centrali come l'aumento del valore di acquisto dei salari, la produttivita' del lavoro, le infrastrutture, la lotta alla burocrazia. Tutto quello che serve a questo Paese per tornare a crescere", ha detto Toti nei giorni scorsi.

All'interno di Forza Italia intanto le correnti si separano come l'acqua nel Mar Rosso. Da un lato chi come Mariastella Gelmini non parteciperà al meeting perché "quella manifestazione era nata prima della ricucitura dello strappo con Toti. Secondo me andava annullata. Era una manifestazione nata contro Forza Italia, pensata per costruire un'opzione diversa. Poi è subentrato l'atto di generosità e lungimiranza di Berlusconi che ha affidato a Toti e a Carfagna in qualità di coordinatori e a me, Bernini, Tajani e a tutti i dirigenti del partito, il compito di lanciare una nuova stagione politica. Fossi stata in Toti, avrei annullato la convention di sabato e comincerei ora a partecipare alle manifestazioni di Forza Italia come non ha fatto in campagna elettorale", ha dichiarato l'ex ministro dell'Istruzione.

C'è invece chi si espone apertamente per la 'linea Toti' come il consigliere regionale del Lazio, Adriano Palozzi (Forza Italia). "Sarà un grande momento di partecipazione e confronto con amministratori, esponenti del territorio, categorie, associazioni e cittadini per costruire un centrodestra finalmente innovativo, vicino alle famiglie e pronto a rispondere con concretezza e rapidita' alle istanze del territorio e della gente. Meritocrazia, rinnovamento, trasparenza, partecipazione democratica: questi i capisaldi del progetto, intrapreso insieme al presidente Toti, al fine di costituire un centrodestra che possa diventare vera e propria alternativa di governo". 

Una prima resa dei conti tra Toti e la nomenklatura di Forza Italia ha quindi data e luogo precisi: il 6 luglio al Teatro Brancaccio in Roma. "Il percorso democratico che abbiamo avviato non è un reality show e va portato avanti in accordo con Berlusconi", chiosa Mariastella Gelmini. "Ne parleremo con tanti amici, con le tessere di Forza Italia e tanti altri movimenti in tasca, associazioni, liste civiche, istanze dai vari territori, chiedendo a tutti i leader politici di ricostruire un centrodestra che possa tornare al governo", ripete Toti come un mantra. Per chi ha orecchie per intendere.

CONGRESSO E TAVOLO DELLE REGOLE - "L'attivita' sui territori è strategica, non deve essere sospesa, ma deve essere rilanciata con una maggiore presenza in tutte le realtà". Berlusconi ha poi confermato il "percorso di rinnovamento del partito", chiesto a gran voce anche da tutti i coordinatori regionali e ipotizzato che l'appuntamento finale del congresso nazionale possa tenersi entro dicembre. "L'enorme numero di italiani che non vanno più a votare va riconquistato alla politica", ha aggiunto. Il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, ha convocato per martedì la riunione di insediamento del "Tavolo per le regole del congresso", del quale fanno parte oltre a lui le due capigruppo Annamaria Bernini, Mariastella Gelmini, i due coordinatori Mara Carfagna e Giovanni Toti.

MALUMORI, FIDUCIA E LAMENTELE -  Malumori dei coordinatori di Forza Italia nei confronti del coordinatore Giovanni Toti. Secondo fonti azzurre, nella riunione a palazzo Grazioli, con il leader di Silvio Berlusconi, è emerso che i coordinatori sono tutti per il rinnovamento, ma non per partecipare il 6 all’evento organizzato dal governatore della Liguria il 6 luglio, perché pare nato contro il partito. I presenti si sono lamentati del fatto che Toti non è mai andato al partito e che è entrato in modo violento nelle dinamiche interne senza essersi saputo guadagnare la fiducia dei dirigenti. Tra gli interventi più duri quelli di Mallegni, Cappellacci e Moles. Resta salda la fiducia nel Cav, riconosciuto come unico leader tanto che i coordinatori regionali hanno ribadito di essere pronti a procedere al rinnovamento.