"Ho chiesto agli americani quale sarebbe potuto essere il sistema diverso" per controllare lo stato di sicurezza del ponte Morandi, la risposta è stata "che ci sono delle agenzie terze e neutrali che controllano ciò che avviene nel sistema" delle infrastrutture. Lo afferma il procuratore Francesco Cozzi, titolare dell'inchiesta sul crollo del ponte Morandi, durante lo Speciale del Tg1 alla vigilia del primo anniversario del disastro."Non è possibile che la decisione sia rimessa a un sistema in cui è chi gestisce e trae profitti dalla gestione dell'infrastruttura la decisione di che cosa fare, quanto spendere, senza che ci sia nessuno che lo possa imporre", denuncia Cozzi.
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