Calano i casi nel savonese, ma si va verso la proroga della zona rossa. Si intravede uno spiraglio di zona arancione nel ponente ligure, ma la Regione va coi piedi di piombo e prende alla lettera le parole di Draghi: "La riaperture dipendono da molti parametri". Prudenza quindi, per non far impennare nuovamente la curva dei contagi e dare respiro ai reparti covid negli ospedali. Oggi un nuovo intro tra il presidente Giovanni Toti e i sindaci del territorio. In attesa dei dati di Alisa e delle Asl che confluiranno nel monitoraggio Iss-ministero della Salute, pur confermeranno lo scenario di una Liguria spaccata a metà tra ponente e levante, non si placano le proteste dei commercianti. Questa mattina Savona è stata invasa dai furgoni degli ambulanti, scesi in piazza anche a Savona dopo le proteste a Imperia. I lavoratori chiedono un incontro con il prefetto. Nei prossimi giorni sono attese le manifestazioni delle altre categorie colpite dalla crisi covid.
L'indice Rt della Liguria si assesta complessivamente sotto l'1,25 scongiurando, al momento, un provvedimento ministeriale per tutta la regione. La zona gialla è comunque un miraggio, in quanto sospesa fino al 30 aprile per effetto dell’ultimo decreto Draghi. L'incidenza settimanale nella provincia di Savona è scesa sotto la soglia dei 250 casi ogni 100mila abitanti, mentre nell'imperiese la situazione è più critica.
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