cronaca

"Pronti a denunciare se la Rai ingaggerà la Ferragni come valletta"
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 Bufera sui social e non solo per la possibile presenza di Chiara Ferragni al fianco di Amadeus nella conduzione del Festival di Sanremo. L’influencer italiana più amata (e odiata) di sempre potrebbe calcare le scene del Teatro Ariston per il 70esimo festival della canzone italiana, ma al suo possibile coinvolgimento è arrivato un “no” secco dal Codacons, l’associazione per la tutela dei diritti dei consumatori.

"Pronti a denunciare se la Rai ingaggerà la Ferragni come valletta", parole dure quelle del comunicato nei confronti della star di Instagram. “Si tratta di una scelta sbagliata per l'azienda che dovrebbe individuare modelli più adatti all'interno di programmi diretti ad un vasto pubblico, costituito in prevalenza da giovani”. La nota stampa prosegue poi con la spiegazione di come Chiara Ferragni non sia un buon esempio: “È stata oggetto di numerose denunce alle autorità competenti per l'uso totalmente errato dei social network, con particolare riferimento all'utilizzo che la stessa fa su Instagram del proprio figlio, utilizzato a scopo commerciale per promuovere marchi e prodotti vari, in totale violazione delle norme vigenti che tutelano i minori e la loro privacy".

Nel mirino della associazione ci sono anche il documentario autobiografico “Unposted", considerato “infarcito di pubblicità”, e la festa a sorpresa di compleanno del marito Fedez dell’anno scorso, organizzata in un supermercato. In quell’occasione erano esplose le polemiche contro la coppia, anche a causa di alcuni video che ritraevano gli invitati a giocare con gli alimenti esposti.

Non è tardata ad arrivare la replica di Chiara attraverso un comunicato stampa, condiviso anche nelle sue Instagram stories. “Sono molto colpita del tempo e dell’aggressività che nelle ultime settimane il Codacons ha destinato alla mia persona e ai progetti che mi riguardano con dichiarazioni infondate e dal contenuto diffamatorio, che screditano me e comunicano ai consumatori informazioni errate”, ha scritto, invitando l’associazione a presentare le prove delle denunce ricevute a suo carico. Si è poi detta aperta al confronto: “Sono rammaricata di come una associazione che tanto ha fatto e tanto fa ogni giorno per noi consumatori non abbia mai cercato un confronto con me e le mie società per delineare nuove regole a tutela del consumo, ma abbia invece scelto la via dei comunicati ostili e infruttuosi. Spero che il Codacons continui a lavorare per tutelare i consumatori. Io sono pronta a dare la mia disponibilità”.