cronaca

Il governatore Toti chiede altri 450 milioni al Governo
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E' stata riaperta poco dopo le ore 11 l'autostrada A6 Torino-Savona nel tratto compreso tra Millesimo e Savona e tra Altare e Savona. Nell'area interessata dalla frana di domenica scorsa, il traffico procede per circa 1 km in doppio senso di circolazione in carreggiata sud lungo il Viadotto "Rio Valletta". Gli accertamenti tecnici e i monitoraggi compiuti sulla frana non hanno evidenziato movimenti, dice Autofiori. Serviranno ancora alcuni giorni, invece, per la riapertura della strada provinciale 29 del Cadibona, arteria determinante per togliere dall'isolamento la Val Bormida. Ci sono due fronti franosi ancora da mettere in sicurezza.

La riaprtura del tratto rappresenta una buona notizia e permetterà al savonese di uscire dall'isolamento in cui versa ormai da domenica scorsa quanco il maltempo ha devastato e reso inagibili la maggior parte della viabilità provinciale. Tuttavia la riapertura della A6 nel tratto compreso tra Millesimo e Savona comunque vincolata. Il costone montuoso dove si è verificata la frana è tenuta sotto controllo da specifici impianti. In caso di rilevamento di movimenti l'autostrada in quel tratto richiuderà. Così come chiuderà in maniera automatica in caso di diramazione di allerta rossa da parte della Protezione civile regionale. In questo senso domenica è la giornata maggiormente sotto osservazione. E' infatti in arrivo una perturbazione che interesserà il Nord Ovest, Liguria compresa. 

SCIOPERO REVOCATO -  Buone notizie anche per quanto riguarda il trasporto ferroviario. Dopo i sindacati liguri (che garantivano il servizio per la Valle Stura) anche i sindacati del Piemonte (USB) hanno revocato lo sciopero dei treni previsto evitando un ulteriore disagio per tutti i pendolari della Val Bormida che al momento hanno a disposizione il treno per raggiungere Savona. Il treno inoltre dopo la 'ressa' dei giorni scorsi (GUARDA QUI) è stato ulteriormente rinforzato con 900 posti, di cui 450 seduti. Dunque ben 300 posti in più.

LE RICHIESTE AL GOVERNO - Nel frattempo il governatore della Liguria Giovanni Toti ha parlato dei danni causati dal maltempo e dalle richieste fatte al governo. "Ho appena firmato la richiesta danni al governo e al capo della Protezione civile per 85 milioni per le somme urgenze, 15 per gli interventi di prima necessità e 350 milioni per danni strutturali, che si aggiungono agli 80 milioni gia' richiesti per la precedente ondata di maltempo. Ora si parte in direzione Imperia, dove incontrerò i sindaci del territorio e le categorie economiche. Sempre al lavoro per la Liguria, sempre dalla parte dei cittadini", ha postato il governatore.

LA STIME DEI DANNI - Nelle ultime ore gli uffici della Regione avevano stimato che era salita a circa 480 milioni di euro la conta dei danni 'pubblici' provocati dal maltempo in Liguria nelle ultime settimane, di cui 80 milioni di somme urgenze per ripristinare la viabilità, e senza contare i danni subiti dai privati. "Il conteggio dei danni purtroppo sta salendo ogni minuto", aveva evidenziato l'assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone. I danni complessivi provocati dal maltempo in Liguria nel 2019, secondo Toti e Giampedrone, supereranno i 500 milioni registrati nel 2018 a causa della straordinaria mareggiata di fine ottobre che aveva mangiato coste, porti, spiagge e la strada per Portofino. Quella stima comprendeva anche i danni subiti dai privati.