Cultura e spettacolo

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Lo spettacolo sabato 15 alle 20.30 al Teatro Instabile nell'ambito del Festival Visibile/Invisibile
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di Redazione spettacoli
Cappuccetto rosso e il lupo

Chi non conosce la storia di Cappuccetto rosso? La bambina che porta vino e focaccia alla nonna malata e incontra il lupo cattivo nella foresta? Ma se il lupo non fosse il cattivo? E se la bambina fosse in realtà una ragazza senza paura e senza peli sulla lingua? Sabato 15 alle 20.30 al Teatro Instabile nell'ambito del Festival Visibile/Invisibile va in scena La ragazza con il cappuccetto rosso, una versione particolare della famosa favola di Perrault rivisitata dai fratelli Grimm: non c'è alcun cacciatore per salvare nonna e nipote, la ragazza con il cappuccetto rosso si salva da sola e salverà anche la nonna e il lupo, che non è altro che un ragazzo cresciuto da solo e che non trova il proprio posto nel mondo. Il vero cattivo è qualcun altro.

Una riscrittura satiresca

Le fiabe e le favole sono state scritte in origine per insegnare e trasmettere, mettere in guardia sui pericoli che si annidano all’interno della società. La versione canonica di Cappuccetto Rosso ci dice di stare attenti agli sconosciuti, non fidarsi degli stranieri non sottovalutare i pericoli all’interno del nucleo familiare. Il colore rosso rappresenta il pericolo ma anche il sangue. Questa che propone la compagnia Chierici-Cicolella è una riscrittura satiresca in cui si affrontano temi come la solitudine, l’abbandono, la fiducia alternando momenti di narrazione della vicenda all’azione vera e propria e cercando di trovare un equilibrio tra il divertimento e la dolcezza, entrambi componenti profondamente necessari ad un pubblico giovane, specialmente quello dei giorni nostri.

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