Cultura e spettacolo

In più di 54 anni di storia l'Arma ha ritrovato oltre tre milioni di beni restituiti poi ai legittimi proprietari, sia in Italia che all'estero
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“Tutte le mostre hanno un filo conduttore: a volte un artista, a volte un momento storico. In questo caso è ciò che è stato investito per restituire alla città e alla cultura tutta una serie di opere di cui qualcuno si era appropriato in maniera illegale”: sintetizza in questo modo, il sindaco di Genova Marco Bucci, il senso di 'Liber', mostra con ingresso gratuito ospitata fino al 17 marzo nella Sala del Munizioniere di Palazzo Ducale: una trentina di pubblicazioni e antichi manoscritti rubati e ritrovati dal nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale che in più di 54 anni di storia ha recuperato oltre tre milioni di beni restituiti poi ai legittimi proprietari, sia in Italia che all'estero.

Quando si pensa alla illecita sottrazione di un bene culturale di solito si immagina un quadro o un reperto archeologico ma sono spesso i libri che per rarità e valore economico sono oggetto di furti su commissione. Quando si tratta di esemplari descritti e catalogati, l’azione investigativa dello speciale reparto dei Carabinieri, coadiuvato sul piano tecnico dal personale delle Soprintendenze archivistiche e bibliografiche, consente di individuarli, recuperarli e restituirli ai legittimi proprietari: biblioteche pubbliche, archivi di Stato, istituzioni culturali, enti ecclesiastici, librerie antiquarie e collezionisti.

"I Carabinieri hanno fatto un grandissimo lavoro per cercare di restituire ai cittadini quello che è stato trafugato, rubato o disperso - prosegue il sindaco Bucci – ed è giusto che queste opere siano poi mostrate alla città anche per far vedere quale è il ritorno dell'investimento di denaro pubblico effettuato per riaverle". In esposizione una notevole varietà di reperti che vanno dal quattordicesimo al ventesimo secolo, oltre ad opere tecniche con xilografie e calcografie che rappresentavano la manualistica dell’epoca. Tra queste un incunabolo del 1482 che rappresenta la prima edizione a stampa degli 'Elementi di geometria' di Euclide, documenti relativi alla costruzione del torrione di Ponente dell'Albergo dei Poveri di Genova e un libro che riporta la preghiera del Padre nostro in oltre 150 lingue e alfabeti diversi. Tutto all'interno di un percorso che propone una doppia filosofia espositiva: da una parte un andamento per lo più cronologico ma anche una presentazione dei volumi che tiene conto ove possibile della provenienza e dell’ente prestatore.

'Liber', che rientra nell'ambito delle iniziative di 'Genova Capitale italiana del libro, è stata fortemente voluta da Palazzo Ducale: “Siamo un edificio – afferma il Presidente Beppe Costa - dove la cultura passa tutti i giorni sotto vari aspetti e il ricordare il grande lavoro che da oltre 54 anni fa l'arma dei Carabinieri per recuperare opere rubate è un messaggio importante che dobbiamo dare alla città e ai nostri visitatori”.