Cultura e spettacolo

La rassegna è in programma dal 5 all'8 ottobre
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MILANO - 120 eventi in 40 location diverse in quello che è stato battezzato il distretto del Jeans, da via Pré a via San Luca, nel segno del riciclo, ma anche nel resto di tutta la città. Nella capitale della moda si è svelata l'edizione 2023 di Genova Jeans, la manifestazione che celebra la culla del blue jeans, come ci dice il nome - storpiato nel tempo - "blu di Genova". Dopo il numero zero del 2020, l'evento ideato da Manuela Arata ritorna sotto il coordinamento di Anna Orlando dal 5 all'8 ottobre. Grande interesse a Milano nella splendida cornice di Palazzo delle Stelline per la presentazione che ha attirato la stampa, gli operatori del settore moda (Federmoda, Sistema Moda Italia, Sistema Formativo Moda, Confartigianato) e anche diversi curiosi. Il claim di quest'anno è "Jeans Means Values" e il valore non è solo rendere omaggio alla storia di un tessuto che nel 1500 vestiva i marinai della grande Repubblica Marinara, ma anche educare le nuove generazioni all'importanza del riuso, cosa che la moda sta sempre più imparando. 

Non solo il mondo fashion protagonista, ma anche musica, spettacolo, arte. "Questo progetto si fonda sulla trasversalità dei messaggi e delle generazioni: un connubio importante che si lega all'operazione di riqualificazione di un intero quartiere del Centro Storico", commenta la curatrice dell'evento Anna Orlando. "Saranno tre le location d'eccezione: la Biblioteca Universitaria, il Metellino, l'ex oratorio barocco di San Tommaso". E poi tutta la città spalancherà le porte per ospitare i tanti appuntamenti di questa rassegna. La città può già contare su alcuni tesori a volte poco conosciuti persino dagli stessi genovesi, come i Teli della Passione del Museo Diocesano, ma anche sulla collezione di 50 opere contemporanee create con il jeans e donate da artisti italiani e stranieri". 

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Una bella vetrina quella resa possibile dalla collaborazione del Comune di Genova con l'associazione Centro Studi Grande Milano che il sindaco Marco Bucci ha voluto sottolineare. "La nostra città guarda sempre più a Milano, anche perché è la meta dei milanesi nel finesettimana, ma perché l'evento che presentiamo oggi riteniamo sia di grande attrattiva per tutti coloro che vi parteciperanno". L'obbiettivo è quindi di attirare non solo tanti visitatori, ma anche di far crescere quello che per la città potrebbe diventare un distretto anche di formazione, attraverso anche il laboratorio di specializzazione sulla lavorazione del jeans. 

E il sogno di chi ha ideato questa manifestazione è quello di creare un museo internazionale del jeans, come detto a Primocanale da Manuela Arata. 

"Non esiste in nessuna città del mondo un museo di questo tipo, esistono soltanto le esposizioni dei brand. Noi con la collezione che già abbiamo potremmo aprirne uno, diffuso, in Centro Storico" 

"Quella che abbiamo chiamato la Genoa Re-evolution parte da due principi: la produzione rispettosa dell’ambiente e del lavoro e il riuso di tessuti e componenti. Una bella chance partire da un tessuto robusto com’è il jeans, e quindi da sempre “riciclabile” ed è una fortuna farlo nella città delle sue radici che ha la circolarità nel suo DNA. Di fronte a questa nuova rivoluzione industriale – e dei business models – abbiamo pensato che la jeans community possa beneficiare di un luogo di progettazione e scambio di best practices per fare innovazione, coinvolgendo anche il mondo della ricerca". 

"È suggestiva la storia del jeans a Genova. Una città che in quegli anni era all'avanguardia su tutti i fronti, sia su quello finanziario che manuale. E i jeans erano parte della divisa da lavoro dei nostri portuali, divenuta nei secoli una moda e un canone di abbigliamento a livello planetario", dice l'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti. "Vogliamo rivendicare questo ruolo, portando a Genova con questa nuova edizione, non solo la curiosità di venire a scoprire la patria del jeans, ma anche attività commerciali, artigianali e imprenditoriali che sono parte di quella tradizione. Ringrazio le associazioni che, come sempre, sono al fianco delle amministrazioni con un supporto fattivo e un reciproco scambio e arricchimento. Come Regione Liguria siamo al fianco di tutti gli imprenditori che avessero la necessità, la voglia e l'entusiasmo di operare su questo filone di business. Non vediamo l'ora di vedere la città addobbarsi di questo tessuto antico, ma sempre più moderno e interpretato". Genova Jeans, del resto, intende diventare il punto di riferimento e vetrina nazionale e internazionale per tutti gli innovatori e la jeans community: dai creatori, ai produttori, fino all’utilizzatore contemporaneo, adottando un approccio circolare ed inclusivo e assecondando l’emergente esigenza di creare sinergie, condividere valori e conoscenza. 

Quattro le testimonial scelte per questa rassegna, le ambasciatrici di Genova nel mondo: l’attrice e produttrice Alice Arcuri, la giornalista sportiva di Sky Giorgia Cenni, l’attrice e conduttrice radiofonica Marina Minetti e la conduttrice televisiva e attrice teatrale, speaker radiofonica di radio 105 Valeria Oliveri. E proprio Marina Minetti condurrà l'evento di apertura che raccoglierà le storie del pubblico legate al jeans. 

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