Cultura e spettacolo

La singolare presentazione alla Claque ha coinvolto noti genovesi, tra cui l'autore Matteo Monforte, il sovrintendente del Teatro Carlo Felice Claudio Orazi e l'editore di Primocanale Maurizio Rossi al pianoforte
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GENOVA - Dalle pagine del libro alle travi del palcoscenico, il libro di Marco Pogliani ha preso vita alla Claque in una singolare rappresentazione: il suo "Demetrio" si è presentato al pubblico in un modo del tutto nuovo, mettendo in scena i protagonisti del romanzo con la partecipazione di diversi noti genovesi che si sono prestati a questa bella iniziativa. Tra gli "attori" il sindaco Marco Bucci, che ha aperto lo spettacolo nei panni del primo cittadino di Belsito, l'autore tv e scrittore Matteo Monforte, il capo ufficio stampa di Regione Liguria Jessica Nicolini. Ma poi nel cast anche Annalisa Acquaro e Andrea Scuderi. Tutti accompagnati dalla musica dell'editore di Primocanale Maurizio Rossi, al pianoforte. La perfetta conclusione, invece, è stata affidata al sovrintendente del Teatro Carlo Felice Claudio Orazi che ha tracciato un bel parallelismo tra la storia e il teatro. 

Un'idea innovativa quella di trasformare la presentazione di un libro in uno spettacolo teatrale che è piaciuta al sindaco Bucci, tanto che vuole riproporre il format per Genova capitale del libro 2023: "Presentare i libri in questo modo sarà una cosa che ripeteremo parecchio durante tutto l'anno, perché coinvolge il pubblico e può diventare un modello da replicare anche nel resto d'Italia". 

Il libro è un giallo, e insieme una fiaba, dedicato alla crisi dei rapporti familiari generazionali. Il protagonista, interpretato da Marco Pogliani, è un "eterno secondo nella vita. Ultimo dei 21 figli, è diventato il magazziniere dei sogni e delle ambizioni della famiglia. Finché a un certo punto approda in questo paesino, Belsito, e inizia una seconda vita nel bizzarro ospizio di Casa Lora". Un mistero grava su quel luogo: uno ad uno, tutti i suoi ospiti stanno scomparendo. Il ruvido ispettore Dominici è incaricato di gestire l’inchiesta sulla sparizione degli anziani. Il tutto in un piccolo paese di provincia, costellato di ricordi, di rapporti logorati, di antichi mestieri che i nuovi adolescenti - cresciuti a smartphone e videogiochi - ignorano. E allora secondo l'autore, questo romanzo, edito da La nave di Teseo, "vuole essere una riflessione sui meriti dell'età anziana, che fa fatica oggi a trovare posto nella società, subissata da modelli che ci vorrebbero per sempre giovani"

"Gli anziani sono diventati quasi delle persone da nascondere. Mentre l'età anziana è un punto d'arrivo per tutti. Credo che fermarsi a riflettere un momento su quello che gli anziani possono fare in questa società sia una cosa utile e piacevole"

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