Cultura e spettacolo

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GENOVA - Un dono davvero particolare quello per il presidente e assessore alla Cultura della Regione Liguria Giovanni Toti che ha incontrato oggi la poetessa e street artist Melina Riccio.  L’artista ha donato al presidente una delle sue opere. La storia di Melina quest'estate era tornata a far parlare di sé dato che il Centre Pompidou di Parigi, dopo averle dedicato qualche mostra negli anni, ha deciso di appendere ad una parete del museo alcune delle sue opere. All'antivigilia di Natale, il governatore l'ha ricevuta nel suo ufficio. 


"Melina Riccio da anni a Genova porta il suo messaggio di amore e pace. Le sue opere sono volate fino al Centre Pompidou di Parigi, esposte con maestri del calibro di Giorgio De Chirico e Andy Warhol. Complimenti a questa artista genovese, che non smette di stupirci"

I suoi cuori colorati, i messaggi di pace e quelle lettere ritagliate da chissà quale giornale e poi assemblate come un collage cubista sintetico chi è di Genova li riconoscerebbe ovunque.

Melina Riccio opera nel capoluogo genovese dall'inizio degli anni Duemila. La sua giacca colorata è inconfondibile e può capitare di incontrarla tra le creuze mentre raccoglie i fiori, in qualche caruggio mentre dona frutti o focaccia ai passanti, seduta su qualche panchina o aiuola mentre crea la sua prossima opera.

Dal 1983, dopo un esaurimento nervoso e un ricovero in un ospedale psichiatrico, la vita di Melina è in simbiosi con la natura ed in continuo viaggio che l'ha portata a trasmettere i suoi monti di pace e fratellanza attraverso graffiti, ricami, composizioni floreali e disegni in tutta Italia. La sua vita è stata oggetto di documentari e di diversi articoli, ma quella parete al Centre Pompidou rende ancor più universale il messaggio di questa 'genovese' d'adozione.

Ma della fama e dell'attenzione del Centre Pompidou Melina non se ne cura, come ha raccontato in una intervista a Primocanale. 

"L'importante è l'amore universale e la fratellanza fra le persone, che volete che mi interessi se le mie creazioni sono in un museo? La mia arte deve stare nelle strade..."