GENOVA - Oltre 700 giovani e meno giovani ai Magazzini del Cotone per TedxGenova, evento 'esportato' dagli Usa che è tornato in città dopo due anni di stop imposto dalla pandemia con il pubblico in presenza. Tedx è un'organizzazione no profit il cui obiettivo è diffondere idee "che possano cambiare il mondo". Le conferenze Ted sono nate appunto negli Stati Uniti negli anni 80 e il format che le distingue è noto a tutti: brevità e incisività sono le qualità preminenti.
Questa volta, il fil rouge che ha accomunato gli interventi è stato "Ctrl, alt, canc": il comando che sul pc permette di risolvere momenti di stallo del sistema operativo e che in questo 2022 dovrebbe metaforicamente farci uscire dal limbo in cui ci troviamo dall'inizio del Covid e dei lockdown intermittenti. Tra gli ospiti più brillanti, Ambrogio Fasoli, direttore dello Swiss Plasma Center, vice-presidente associato per la ricerca al Politecnico Federale di Losanna e presidente del Consorzio Europeo per la fusione nucleare, che ha spiegato in quindici minuti in maniera chiara e semplice per tutti che cosa sia il nucleare di fusione e quali potrebbero essere le tempistiche per vederlo diventare realtà.
"L'obbiettivo che ci siamo prefissati è il 2050, ma visto che tutti quanti abbiamo bisogno di energia pulita, conto che potremo fare prima se la comunità scientifica continua a lavorare
Spazio anche all'arte e al design con Mark The Hammer che da Youtube è arrivato a diventare il chitarrista di J-Ax e Tiziana Alocci, genovese a Londra che svolge il mestiere di data visualization designer. Ed entrambi hanno lanciato due messaggi validi per qualsiasi persona, settore ed esperienza quotidiana: Mark, infatti, ha incentrato il suo intervento e il live set dal vivo sul "Fare schifo: perché non importa quanto uno oggi possa fare schifo, è anche da questo che si impara a fare meglio il giorno dopo e a fare meno schifo". Tiziana, invece, ha raccontato di come anche "l'assenza di dati sia un dato e da qui si può partire per ricostruire ciò che abbiamo perduto", portando come esempio una foto che lei ha perso ma che ha ricreato in un'opera d'arte attraverso i suoni e i colori che suscitavano in lei quel ricordo. Per la politica, invece, Enrica Sabatini, responsabile della ricerca e dello sviluppo al Progetto Rousseau, ha spiegato la correlazione tra astensionismo e piattaforme digitali.
"Stiamo assistendo ad uno scollamento tra politica e realtà sempre più evidente: il tasso di astensionismo è pari a un italiano su 3 ed è in costante crescita. La piattaforma Rousseau si proponeva di realizzare una forma di democrazia diretta quotidiana"
Ma si è parlato anche di carcere con Sergio Abis, autore di diverse pubblicazioni scientifiche e tecniche, che ha vissuto l'esperienza sulla propria pelle. "Quello che ho potuto comprendere non è tanto il mancato rispetto dei diritti umani all'interno delle strutture penitenziarie italiane", spiega anche a Primocanale dopo il suo intervento, "quanto l'inutilità di questa istituzione".
"Il carcere dovrebbe essere un luogo dove si rieducano i detenuti, non un posto dove si attende senza fare nulla di scontare la pena, dove i detenuti diventano il proprio reato e dove sei costretto a ingannare per mangiare o avere dei vestiti"
Nel suo ultimo libro, Abis ha analizzato esperienze alternative come quelle di centri rieducativi, dove i detenuti scontano la pena lavorando. Fondamentale anche la sostenibilità, lo spunto arriva dalla startup OutBe di Arianna Liconti, biologa marina siciliana ma ormai genovese d'adozione. "Proprio qui a Genova abbiamo lanciato il progetto che prevede di mettere in relazione scienziati e sportivi per raccogliere dati sull'effetto dei cambiamenti climatici in mare, sulle specie a rischio e sulle misure da adottare per preservare l'ambiente e l'ecosistema marino".
Tante esperienze diverse in diversi ambiti che di certo hanno ispirato tutti i presenti, chiamati alla fine di ogni intervento ad associare ad ognuno di questi una parola e, durante l'intervallo, a confrontarsi sui temi toccati.
IL COMMENTO
Che tristezza la politica che non vuole la sanità
Che angoscia il frinire dei grilli in autunno