Cronaca

La Lega prende le distanze dal gruppo "Tesserati Albenga" su cui è girato il meme: "Sono ex iscritti"
2 minuti e 13 secondi di lettura
di Au. B.

GENOVA-"Lontani dalla tastiera, per fortuna, si riesce a ragionare e questa persona ha capito che quel meme, per lui una goliardata divertente, per noi e le nostre famiglie è stato particolarmente offensivo". Finisce così la disavventura della giornalista Jessica Nicolini, portavoce del presidente della Regione Giovanni Toti, che insieme alla collega Francesca Licata nei giorni scorsi sono state trasformate in un "meme" che ha fatto il giro del web arrivando anche in alcune chat di Whatsapp.

La Nicolini aveva denunciato il gesto come un attacco sessista sui propri profili social. Dopo una lunga telefonata con il fantasioso 'autore', la situazione sembra essersi risolta. "Volevo ringraziare tutti per la vicinanza e la solidarietà dimostrata con i vostri messaggi preziosissimi, rinnovare la mia gratitudine per il suo intervento alla Cpo FNSI e dire grazie a Stefano Mai, capogruppo della Lega che ha immediatamente preso le distanze da quanto circolato contro di noi".

Attacco sessista a ufficio stampa di Toti, fotomontaggio circola su social e chat-IL FATTO

"Ha capito che nel legittimo diritto di satira verso il politico di turno sarebbe bene lasciare fuori chi lavora per lui e non fare becera ironia sulle donne - ha continuato la giornalista sul suo profilo Facebook - . Il problema resta alla base: non gli sembrava ci fosse niente di male, ed era sincero! Facciamo infatti parte da talmente tanto tempo di questo modello socioculturale, e siamo talmente abituati a queste storture che spesso non le riconosciamo più, ci sembrano normali e la cosa incredibile è che sia normale anche per molte donne! L'autore del meme si è quindi scusato pubblicamente e lo ha cancellato dicendo che la prossima volta userà la giusta sensibilità prima di postare qualcosa sulle donne e anzi si impegnerà a combattere il sessismo con la sua pagina di satira che gestisce".

Nessuna denuncia quindi per l'autore del meme: "Io gli ho creduto e tanto mi è bastato per decidere di non sporgere denuncia (non so cosa legittimamente vorrà fare la mia collega Francesca Licata). Il punto non è punire o vendicarmi di qualcuno ma sensibilizzare su un tema su cui, almeno a parole, sembriamo tutti d'accordo: combattere la cultura sessista e misogina in cui siamo immersi. Quello di ieri mi sembra un piccolo ma buon risultato e mi auguro che anche qualche rappresentante delle istituzioni che da anni ci mette alla gogna mediatica si renda conto dei danni che provoca tirandoci in mezzo con un approccio misogino nelle sue battaglie politiche - ha concluso -. Se lo staff di Toti fosse stato composto solo da uomini ci sarebbe stato questo meme "simpatico" dopo gli attacchi del consigliere? La risposta è ovviamente NO. Ed è questo da cui ci dobbiamo difendere, colpo su colpo!".

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