Cronaca

I ragazzini, quasi tutti egiziani, si sono presentati a scaglioni con valigia davanti alla questura. Alloggiati in strutture: l'ombra di una tratta
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GENOVA -Allarme minori non accompagnati a Genova, solo ieri in questura nel giro di poche ore si sono presentati dodici ragazzi minorenni con una valigia in mano. Sono stati subito affidati ai servizi sociali e poi dislocati in strutture di accoglienza.

Come già svelato nei giorni scorsi a Primocanale dal presidente del tribunale dei minorenni Luca Villa gli arrivi ormai quasi da un anno proseguono a ritmo molto più sostenuto che in passato. A fine anno potrebbero essere oltre mille.

I minori sprovvisti di genitori fermati sul territorio italiano devono essere accolti garantendogli vitto, alloggio e un percorso di integrazione sino al momento in cui compiono diciotto anni: dopo se hanno commesso dei reati potrebbero essere espulsi, in caso contrario ricevono un permesso di soggiorno.

L'elevato numero degli arrivi registrato negli ultimi dodici mesi costringe agli straordinari i servizi sociali del comune di Genova che per questo ha aumentato i fondi e il personale, comunque insufficienti a fronteggiare questa emergenza umanitaria.

Sull'escalation di arrivi di ragazzini extracomunitari gli investigatori della polizia hanno avviato accertamenti: il sospetto che dietro questo flusso continuo di ragazzini ci possa essere una vera e propria associazione che si occupa di offrire il viaggio a pagamento in Italia.

Fra molti ragazzini che riescono a integrarsi nel tessuto sociale a Genova non mancano i minorenni che invece rimangono ai margini e si ritrovano in strada a commettere reati.

Minori non accompagnati di recente a Genova finiti nelle prime pagine dei giornali per un'inquietante spedizione punitiva avvenuta nell'ex ostello del Righi, sulle alture della città, dove vi erano alloggiati una dozzina di ragazzini magrebini, perlopiù egiziani, tunisini e marocchini.

Ad assediare l'ostello decine di giovani della zona infuriati perché alcuni degli stranieri avevano commesso reati come rapine e furti nei confronti di abitanti del posto.

Dopo l'assalto i minori erano stati trasferiti d'urgenza per motivo di ordine pubblico in altre strutture di accoglienza della città.