
L'ennesimo, gravissimo episodio di violenza si è consumato nella tarda serata di ieri all’interno del Centro Clinico della Casa Circondariale di Genova Marassi quando un detenuto sottoposto a osservazione psichiatrica ha aggredito brutalmente un agente di polizia penitenziaria durante un ordinario giro di controllo al primo piano della struttura.
Il poliziotto penitenziario trasportato d'urgenza all'ospedale
L'agente, colpito al volto in modo violento e improvviso, ha riportato una grave lesione a un occhio ed è stato trasportato d'urgenza in ambulanza presso ospedale cittadino, dove si trova tutt'ora sotto osservazione.
"Ancora una volta, a pagare il prezzo dell’inerzia amministrativa e del caos gestionale è un servitore dello Stato". A denunciare l’accaduto è Fabio Pagani, segretario della UILPA Polizia Penitenziaria: "Siamo oltre ogni limite – dichiara – Marassi è un istituto fuori controllo, dove la sicurezza del personale è diventata un optional. Ci chiediamo cosa debba ancora accadere prima che qualcuno si assuma la responsabilità di intervenire".
"Chiediamo con urgenza la rimozione degli attuali vertici e un immediato cambio di rotta"
"Non sono bastate la violenta rivolta del 4 giugno, le continue aggressioni al personale, il recente sequestro e pestaggio di un agente nella sesta sezione – prosegue Pagani –. Questo episodio dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, il totale fallimento della gestione dell’istituto. Il DAP e il Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro non possono più voltarsi dall’altra parte. Chiediamo con urgenza la rimozione degli attuali vertici e un immediato cambio di rotta – incalza il sindacalista – perché così si mette a rischio la vita delle donne e degli uomini in divisa ogni singolo giorno". "Le carceri italiane stanno crollando – conclude Pagani – e Marassi ne è l'emblema. Se lo Stato continua a essere assente, la responsabilità politica e amministrativa di quanto accade è chiara e non più rinviabile".
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