Cronaca

Torna alla homepage
Lo ha detto l'avvocata Sultana per esemplificare la disattenzione della politica degli anni duemila e l'ambiente in cui ha operato l'imputato ex Aspi che assiste, Natali, per dieci anni capo dell'Ufficio Manutenzioni
1 minuto e 54 secondi di lettura
di Michele Varì

"La politica è il grande assente nel processo del Morandi, negli anni 2000 ad esempio le reazioni erano perlopiù di opposizione alla Gronda, ricordo che Beppe Grillo, fondatore del Movimento di 5 stelle nato a Genova, nel 2014 a una manifestazione a circo Massimo a Roma, disse che "vi racconteranno la favoletta del crollo di Ponte Morandi, non ci credete, basta leggere la reazione del dibattito pubblico organizzato dal comune di Genova per capire che starà su ancora per 100 anni".

Lo ha detto in aula l'avvocato ovadese Paola Sultana nell'arringa a difesa del suo assistito, Alessandro Natali, per dieci anni capo dell'Ufficio Manutenzioni del tronco di Genova, presente in aula, per cui l'accusa ha chiesto una pena a 3 anni e sei mesi.

L'avvocata ha iniziato la sua arringa partendo da lontano: "Faccio prima una premessa di carattere politico, questa tragedia è impressa nella memoria di tutti noi, come i terremoti, ciascuno ricorda dove era a quell''ora, è stata una tragedia che ci ha colpito non solo per numero delle vittime e dei feriti e dei danni ma anche perché crollo del Morandi nell'immaginario è il crollo di un simbolo, una certa idea dell'Italia, un ponte inaugurato nel '67 emblema di quel Paese che usciva dagli orrori della seconda guerra mondiale, che ripartiva, cambiava volto, dal punto di vista sociale, culturae, economico, realizzava quel boom economico sociale, di cui io sono figlia, una boomer a tutti gli effetti, c'erano progressi in tutti i campi, medicina, scienza, in tutto il mondo, sembrava che si potessero raggiungere traguardi inaspettabili, un progresso che sembrava inarrestabile e che tutti avrebbero raggiunto posizioni di benessere impensabili".

"Il crollo del Morandi  - ha proseguito l'avvocata - ha arrestato tutto e fatto venire meno la cieca fiducia nel progresso, nella tecnica. Quando ho iniziato a studiare per la difesa, ho iniziato dalla rassegna stampa di quei giorni, non solo a  Genova, e mi sono imbattuta nel Sole 24 ore del 14 agosto, pochissime ore dopo il crollo. Per la prima volta si fa una relazione fra l'evento e quella che è stata l'istruzione della Gronda di Genova, mi sono sorpreso che sino ad allora nessuno aveva fatto quel riferimento".

Da lì Sultana ha ricordato le parole di Beppe Grillo, per sottolineare come ci fosse una grande opposizione all'opera, la Gronda, a suo dire utile per agevolare interventi sul Morandi. 

in aggiormamento

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook