
Entro la fine del 2026 la palazzina dove oggi si trovano Spazio Genova, Genova Parcheggi, un bar-pizzeria e il distributore Eni dovranno andarsene. Siamo in viale Brigate Partigiane nel quartiere della Foce a Genova. L'area infatti sarà caratterizzata dai lavori per la realizzazione del tunnel subportuale. Un cantiere che secondo le prime indicazioni dovrebbe durare almeno sei anni. Di recente il Comune di Genova ha votato la modifica del puc (piano urbano comunale) che ha previsto una variazione del progetto con l'uscita del tunnel spostata più a monte, proprio all'altezza di dove oggi sorge la palazzina di Spazio Genova. Tutta l'area infatti è di proprietà dell'Aci.
No al tunnel subportuale fino a che siamo in tempo
Già negli scorsi mesi è arrivato lo sfratto utile a liberare gli spazi dove è previsto l'avvio dei cantieri lato Foce. A Ponente il "cantiere zero" è iniziato ufficialmente il 4 marzo del 2024. I primi lavori propedeutici sul lato di levante dovrebbero iniziare a breve. Come riferito dall'ingegnere di Autostrade per l'Italia Alberto Selleri durante la commissione municipale che si è svolta nella sede dell'Aci lo scorso 11 novembre Aspi aspetta che le aree vengano consegnate dal Comune di Genova.
Il presidente di Aci Genova Carlo Bagnasco mostra preoccupazione: "Parte dell'Aci verrà ridimensionata fortemente. La parte più moderna, quella cioè non vincolata, verrà eliminata perché proprio lì dovrebbe spuntare la nova uscita di conseguenza questo è un problema per il nostro Automobile club per i numerosi posti di lavori e i servizi che l'Aci offre alla cittadinanza. Od oggi c'è un dialogo aperto con Autostrade per fare tutte le valutazioni legate agli indennizzi per il nostro ente" spiega Bagnasco.
Anche Alberto Campanella, assessore del municipio e membro delconsiglio di amministrazione di Aci che si occupa degli immobili manifesta le preoccupazioni per i lavori. Soprattutto la questione legata alla viabilità: delle tre corsie due usciranno ed entreranno nel tunnel e ne resterà una a scorrimento veloce. "La situazione è tragica - spiega Campanella -. Da una parte perderemo circa 150 parcheggi con la sede che resterà completamente isolata perché non sarà possibile accostarsi. Il marciapiede verrà tolto e i pedoni potranno passare solo dall'altro lato. Come Aci e come municipio faremo una battaglia per salvare almeno i parcheggi magari eliminando la corsia ciclabile e lasciando uno spazio dove potersi accostare". Al momento spiegano dall'Aci documenti di esproprio ufficiali da Autostrade non ne sono arrivati. "Ci sembra tutto anomalo - aggiunge Campanella -. E poi c'è in piedi anche un ricorso di Aci presso al Tar".
La realizzazione del tunnel subportuale è stata decisa dalle istituzioni locali come risarcimento da parte di Autostrade per l'Italia dei danni causati dal crollo di ponte Morandi. L'accordo è stato stipulato il 14 ottobre 2021 tra Autostrade per l'Italia, la Regione Liguria, l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e il Comune di Genova.
Allarme ponti a Genova - l'inchiesta di Primocanale
E poi c'è il problema dei costi con la sindaca di Genova Salis che lo scorso 5 agosto in consiglio comunale ha spiegato che Aspi ha annunciato un aumentano dei costi di realizzazione del tunnel subportuale di Genova: da 700 milioni a oltre un miliardo e 129 milioni, e spariscono parte delle opere compensative previste, tra cui quelle per la messa in sicurezza di ponti e viadotti.
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