
Tredici giorni dopo la tragedia, la pm Patrizia Petruzziello ha visitato la scuola di Voltri dove, il 18 settembre, un bimbo di sette anni è precipitato. Il piccolo è ancora ricoverato all’ospedale Gaslini in condizioni stabili ma gravissime.
Ispezione per ricostruire i fatti
Accompagnata dal vice della mobile Federico Mastorci, la pm ha ispezionato le aule, le scale e il terrazzo da cui il bimbo è caduto, per ricostruire il percorso compiuto e verificare eventuali carenze strutturali del polo Res, dedicato ai bambini con esigenze educative speciali.
Documentazione e indagini in corso
Nei giorni scorsi, gli investigatori hanno raccolto la documentazione per identificare il proprietario e il gestore della struttura. La procura ha aperto un fascicolo per abbandono di minore aggravato dalle lesioni gravissime, attualmente a carico di ignoti.
La dinamica dell’incidente
Secondo quanto emerso, il bambino è stato lasciato incustodito per almeno venti minuti, durante i quali ha vagato per i corridoi, salito una scala priva di corrimano, attraversato una portafinestra socchiusa (o facilmente apribile) e raggiunto il terrazzo. Lì ha scavalcato il muretto di protezione, si è spostato sul cornicione e infine è caduto.
Quesiti sulle responsabilità
Le indagini mirano a chiarire come il piccolo sia sfuggito al controllo di docenti e operatori socio-assistenziali. Nella sezione, che ospita 13 alunni con esigenze speciali, ogni bambino è seguito da una persona. Quel giorno, nonostante l’assenza dell’insegnante del bimbo, il personale presente superava il numero degli studenti.
Le lamentele del padre
Il papà del piccolo, oltre a denunciare la mancanza di controllo sul figlio, ha espresso a Primocanale il suo disappunto per le modalità con cui i responsabili del polo Res di Voltri gli hanno comunicato l’accaduto.
IL COMMENTO
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