
Per arginare l'infezione West Nile in Liguria l'Università di Genova ha attivato un sistema di trappole per zanzare in grado di monitorare in tempo reale il principale vettore del virus. Lo spiega il professore di Zoologia all'Università di Genova Stefano Vanin.
"Il monitoraggio continuo delle zanzare in Liguria è gestito dall'Università di Genova e viene affiancato da un'analisi molecolare portata avanti dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino - illustra Vanin -. Il controllo verte sulla ricerca di eventuali patogeni negli insetti, il sistema monitora la presenza delle zanzare e l'eventuale presenza di zanzare contenenti virus".
"Nel caso di positività scatta l'attività di disinfestazione entro 24 ore per bloccare la catena di trasmissione del virus - sottolinea il professore -. Il campionamento continuo delle zanzare in Liguria ha permesso di mettere in evidenza che ci sono delle zanzare classiche appartenenti al genere Culex, poi ci sono quelle Anopheles, specie a cui appartiene la famosissima zanzara tigre, e poi negli ultimi anni abbiamo avuto l'ingresso di zanzare in grado di sopravvivere a temperature più basse e altitudini più alte rispetto alle zanzare tradizionali".
"Uno dei capisaldi nella lotta alle arbovirosi è il monitoraggio continuo delle zanzare, - continua il professore in Liguria viene svolto attraverso il posizionamento di trappole che restano attive per 24 ore ogni quindici giorni su tutto il territorio, il controllo ci permette di avere un'idea della tipologia di zanzare presenti, quindi quali possono essere i principali vettori dei virus, la dinamica delle popolazioni di insetti e il loro andamento stagionale in base ad eventi meteorologici particolari".
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