
Sono 11.229 gli studenti liguri che si preparano all'esame di maturità che quest'anno prende il via mercoledì 18 giugno quando i ragazzi torneranno nelle classi per la prova di italiano.
Tra ieri e oggi hanno preso il via le attività delle 296 Commissioni che coinvolgono in totale 2.935 tra Presidenti e Commissari, presso 152 sedi scolastiche. Ogni commissione è composta da un presidente esterno all’istituzione scolastica, tre commissari interni e tre esterni. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, con apposito decreto, ha comunicato le materie affidate ai membri esterni.
Quella del 2025 sarà l'ultima con le regole attuali: tutte le prove
- Mercoledì 18 giugno dalle 08:30 al via la prima prova scritta d'italiano, durata di 6 ore;
- Giovedì 19 giugno dalle ore 08:30 al via la seconda prova d'indirizzo, durata variabile a seconda delle materie;
- A partire da lunedì 23 giugno partono i colloqui orali ma le date di inizio e fine sono stabilite dai singoli istituti.
Il colloquio
L'esame orale è una prova pluridisciplinare e interdisciplinare: la commissione valuta sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente. È la fase dell’Esame in cui valorizzare il percorso formativo e di crescita, le competenze, i talenti, la capacità dello studente di elaborare, in una prospettiva pluridisciplinare, i temi più significativi di ciascuna disciplina nonché le esperienze maturate nei PCTO.
Partito il 'toto' tracce
Gabriele D'Annunzio e l'Intelligenza Artificiale si confermano in pole position anche a poche ore dall'esame. Tra i possibili argomenti per il testo argomentativo, si fa poi strada il doppio anniversario degli 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e, parallelamente, dalla morte di Hitler e Mussolini, da considerare come spunto per un ragionamento di più ampio respiro sull'attuale scenario di conflittualità mondiale. Sempre restando in tema di attualità, resta viva l'ipotesi di una traccia sulla Chiesa in virtù dell'anno giubilare ma soprattutto dell'avvicendamento sul soglio pontificio. Dalle retrovie spunta anche una traccia sull'Europa: due gli anniversari, 40 anni dal trattato di Schengen e 75 dalla dichiarazione di Schumann.
Cosa cambia dal 2026
Proprio sul colloquio si focalizzeranno anche le principali modifiche annunciate dal ministro Valditara. Si punta a un orale sempre meno "mera interrogazione" e sempre più "prova multidisciplinare". In quest'ottica, potranno essere valorizzati meglio i percorsi di scuola-lavoro, il curriculum dello studente, le attività di orientamento, l'educazione civica, al fine di far emergere quella "maturazione complessiva dello studente" rispetto al percorso di studio. I tecnici ministeriali sono già al lavoro, l'idea è essere pronti per il prossimo anno scolastico.
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IL COMMENTO
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