Cronaca

La situazione delle due frane che negli ultimi giorni hanno coinvolto la città. Il consigliere delegato alla Protezione civile del Comune di Genova Gambino fa il punto della situazione
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GENOVA - Le due frane che hanno riguardato il territorio di Genova negli ultimi giorni continuano a tenere impegnati vigili del fuoco e uomini della protezione civile.
 
Nelle ultime ore i vigili del fuoco di Genova hanno lavorato per la messa in sicurezza delle abitazioni di via Cabrini a Genova Castelletto colpite giovedì scorso dalla del muraglione del parcheggio che ha costretto circa 20 persone ad abbandonare le proprie abitazioni (Leggi qui).
 
I vigili del fuoco hanno provveduto a mettere in sicurezza una fuga di gas metano - di cui è stata ripristinata la fornitura in tutti e tre i civici nella giornata di oggi, in anticipo rispetto alle previsioni - e una perdita d'acqua oltre alla messa in sicurezza di un manufatto in cemento armato rimasto in bilico. Sono stati recuperati anche i beni degli inquilini che sono stati costretti a lasciare le proprie case. Gli ingegneri dei vigili del fuoco hanno anche effettuato una verifica statica sul condominio interessato dalla frana. Attorno alle 15:30 di domenica sono iniziate le operazioni per il recupero dei mezzi inghiottiti dalla frana: si tratta di due auto e una moto. Per lo spostamento della gru utilizzata dai vigili del fuoco è stata necessaria la chiusura di via Acquarone, che fino alla fine delle operazioni resterà chiusa dal civico 46 fino a via Federico Delpino.
 
Il consigliere delegato alla Protezione civile del Comune di Genova Sergio Gambino spiega: "Trattandosi di area privata ora gli stessi privati devono lavorare per la messa in sicurezza, solo allora potrà essere dato il via libera per far rientrare i cittadini a casa". La frana del muraglione si è verificata nel primo pomeriggio in concomitanza con una costante pioggia che stava cadendo sul capoluogo ligure. Lo smottamento ha inghiottito due auto e una moto.
 
Nella serata di giovedì poi la seconda frana che ha fatto crollare l'asfalto di salita Ca' dei Trenta a Trasta, sulle alture della Valpolcevera. In questo caso nell'immediato sono rimaste isolate circa 40 famiglie e tre comunità terapeutiche del Ceis di Trasta, una per psichiatrici e dipendenze connesse, un'altra per pazienti affetti da HIV e altra per problemi di dipendenze. In questo caso i residenti puntano il dito oltre che sulla pioggia anche sui vicini lavori del Terzo Valico ferroviario (Leggi qui).
 
"A Trasta stiamo lavorando per aprire una strada alternativa, ci vorrà almeno una settimana - spiega ancora Gambino -. Nel frattempo è stato predisposto il piano per dare assistenza alla popolazione. Il 118 può passare su una strada alternativa con un mezzo 4x4. Poi per chi ha delle necessità faremo degli spostamenti interni con i mezzi della protezione civile. Dal punto di vista pedonale i cittadini possono passare" conclude il consigliere delegato alla Protezione civile del Comune di Genova.  
 

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