Cronaca

Le voci raccolte a Struppa dopo lo smottamento di San Cosimo, per i residente "annunciato", per don Isidoro: "inaspettato"
55 secondi di lettura

 GENOVA -Per gli abitanti "è annunciata da anni", per il parroco invece "inaspettata", la frana di via Trossarelli ha lasciato uno strascico di polemiche.

Gianni (nella foto a sinistra), uno dei residenti, racconta che da tempo aveva paura quando passano sotto il muraglione crollato nella notte. La parrocchia invece non avvertiva questi timori, come ha ammesso il parroco, se no, non si spiega il fatto che appena pochi mesi fa nel campetto di calcio in parte crollato, pochi mesi fa, a luglio era stata organizzata una festa.

Via Trossarelli è la stretta e tortuosa strada di Struppa, l'ultima delegazione di Genova della Valbisagno, che dalla sponda del Bisagno sale verso due frazioni, San Cosimo e San Martino, dove finisce senza scollinare.

Il bus Amt che effettua servizio nella strada a causa della frana ora fa capolinea nella zona dei Filtri. "Qui si vive bene" hanno detto gli abitanti, "qui siamo in campagna ma vicini alla città".

Il presidente del municipio della Media Valbisagno Maurizio Uremassi (foto a destra) aggiunge che più volte il Comune ha chiesto alla parrocchia di mettere in sicurezza il muraglione crollato la scorsa notte.