Cronaca

L'aggressore, di origini lombarde e in vacanza con la famiglia a Sestri Levante, ha iniziato a inveire contro gli agenti dicendo che tanto lui si era già fatto 17 anni di carcere
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GENOVA - Prima lo ha aggredito poi, quando è intervenuta la polizia locale, lo ha spinto facendogli sbattere la testa a terra. La vittima, 58 anni, è ricoverata in rianimazione in prognosi riservata all'ospedale Galliera mentre l'aggressore, 48, è in carcere per tentata estorsione e lesioni gravi. E' successo il pomeriggio di Ferragosto in piazza di Santa Sabina, nel centro storico di Genova.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della polizia locale, coordinati dal pubblico ministero Gabriella Dotto, i due stavano litigando davanti a un bancomat perché l'aggressore voleva dei soldi. Al rifiuto dell'altro, prima lo ha aggredito verbalmente, poi ha iniziato a picchiarlo. Nel frattempo è arrivata una pattuglia del nucleo antidroga della polizia locale che ha detto ai due di smetterla. Per tutta risposta l'aggressore invece di smetterla ha spinto l'altro facendolo cadere. L'uomo ha sbattuto la testa contro il marciapiede. Sul posto è arrivata l'ambulanza che ha portato la vittima in ospedale dove le sue condizioni sono peggiorate.

Quando gli agenti hanno fermato l'aggressore, di origini lombarde e in vacanza con la famiglia a Sestri Levante, ha iniziato a inveire contro gli agenti dicendo che tanto lui si era già fatto 17 anni di carcere. L'uomo, effettivamente, è risultato avere numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e stupefacenti. E forse potrebbe essere stato un debito di droga il motivo della richiesta di soldi e poi dell'aggressione.