Cronaca

Nei giorni scorsi per protesta è stata gettato colla per topi sulle panchine usate dai suonatori, oggi i ristoratori raccontano i disagi a cui sono esposti i clienti per i tam tam che echeggiano sino a dopo mezzanotte
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GENOVA -"I clienti nei dehor sfiniti dai tam tam sino a tarda sera ci hanno persino chiesto di farli smettere, gli abitanti della zona invece hanno inviato un esposto alle forze di polizia".

I ristoratori di piazza Caricamento escono allo scoperto per chiedere di fare rispettare gli orari e il tasso di decibel ai percussionisti del Porto Antico.

A quasi una settimana del clamoroso raid di protesta contro i suonatori di bonghi africani con della colla per topi gettata sulle panchine usate dai percussionisti, con tanto di anonima rivendicazione, mentre le sedute sono ancora incomprensibilmente off limits e nastrate, non si spengono le polemiche sui suonatori che la sera, soprattutto nei fine settimana, suonano tamburi per racimolare qualche euro.

Il loro portavoce, un guineano che è anche stato percussionista di Jovanotti e Orietta Berti, ha rassicurato che il suo gruppo rispetta il regolamento sbandierando il suo lasciapassare di artista di strada.

Ma tanti abitanti, spesso vip, che abitano nelle esclusive case affacciate su Caricamento o anche nelle eleganti residenze sui moli del Porto Antico, assicurano che lì nelle sera di estate i tam tam si sentono anche fino all'una di notte.

La polizia locale e i carabinieri, a cui anni fa è stato presentato un esposto anti bonghi, oltre a cercare di scoprire gli autori del blitz che ha danneggiato le panchine, garantisce più controlli anti percussioni.

Il primo risultato: da qualche sera alle 21 in punto, come prescrive il regolamento, da quelle parti nessuno batte sulle pelli dei tamburi. Come a dire, forse per chiedere il rispetto delle regole più che esposti e denunce le regole è meglio infrangerle.

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