Cronaca

I responsabili sono il 67enne Francesco Ricotta e Luigi Carbone, cartaio e roulettier del casinò. Coinvolti anche giocatori piemontesi
54 secondi di lettura

SANREMO - Era un cliente del Casinò di Sanremo, Francesco Ricotta, 67 anni, di Grugliasco, provincia di Torino, la mente della presunta combine al tavolo del Punto e banco della casa da gioco sanremese.

In carcere sono finiti Ricotta, e il suo braccio destro, Luigi Carbone, che aveva mansioni di cartaio o roulettier che una volta indagato era stato licenziato dal Casinò. Secondo l'accusa era lui, su impulso di Ricotta, che aveva il compito di sottrarre e mettere a disposizione dell'organizzazione le carte da gioco prelevate alla casa da gioco, che venivano "segnate" dai complici, in modo percepibile solo da chi era informato dell'alterazione.

Le carte venivano poi riconsegnate a Carbone che le reintroduceva nel Casinò e predisponeva i mazzi contenenti le carte taroccate, collocandoli negli armadi da cui i croupier li prelevavano per utilizzarli ai tavoli da gioco. Tutti gli altri indagati sono giocatori, in prevalenza del Torinese. Conoscendo il tipo di manomissione delle carte gli indagati potevano riconoscere quelle migliori condizione che permetteva loro di decidere se puntare o meno, avendo ottime possibilità, se non la certezza, di vincere le manche.