Cronaca

Le misure di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal Gip del tribunale di Genova su richiesta della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo
1 minuto e 50 secondi di lettura

GENOVA - Altre quattro persone arrestate per il reato di traffico di sostanze stupefacenti aggravato nell'ambito della 'nave dei misteri' che un anno fa aveva attraccato nel porto di Pra' con più di 400 chili di cocaina. Le misure di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal Gip del tribunale di Genova su richiesta della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo.

L'operazione è legata al sequestro di 435 chili di cocaina avvenuto quasi un anno fa sulla Msc Adelaide, nave proveniente da Rio de Janeiro e arrivata nel porto di Pra'. In quella circostanza i finanzieri hanno arrestato in flagranza un portuale italiano, Fabio Papa, 50 anni, dipendente della Culmv, che era stato sorpreso mentre prendeva i borsoni dal container che era stato collocato in un’area videosorvegliata in attesa dell’ispezione. La droga, nascosta tra carichi di caffè avrebbe fruttato circa 30 milioni di euro.

Genova, oltre 400 kg di cocaina sulla nave: arrestato camallo - IL FATTO 

Secondo gli inquirenti della Dda, la droga era destinata alla criminalità organizzata che corrompe camalli per poter scaricare in porto con il sistema del cosiddetto rip-off, che consiste nel riporre la droga immediatamente dietro i portelloni del container in modo da poter essere agevolmente prelevata dai trafficanti durante la sosta delle merci nelle aree portuali

Nella stessa occasione, proprio su quella stessa nave, era stato ritrovato il cadavere di un marinaio di origine serbe. Morto, con la gola tagliata. Un gesto probabilmente volontario (LEGGI QUI), che aveva preceduto poi il ritrovamento della droga.

Sono un dipendente della Culmv, la Compagnia unica lavoratori merci varie, e tre lavoratori portuali. In manette sono finiti M. M., A. P., N. G. e R. L.. Perquisizioni sono in corso a Genova, Roma e in provincia di Reggio Calabria. Dalle indagini del Gico, coordinate dal sostituto procuratore della Dda Federico Manotti, è emerso che P., L. e Papa (quest'ultimo arrestato un anno fa) avevano fatto alcuni sopralluoghi prima dell'arrivo della nave in porto. G., inoltre, avrebbe dato disposizioni a P. tramite un telefonino che gli aveva consegnato e da usare solo per le comunicazioni relative al recupero della droga. M., invece, avrebbe aiutato Papa a spostare il carico che era stato messo in un'area videosorvegliata in previsione di una ispezione doganale.

 

ARTICOLI CORRELATI

Mercoledì 25 Gennaio 2023

Lascia la porta di casa aperta e la polizia trova i panetti di droga sul tavolo

Arrestato per detenzione di stupefacenti un giovane 22enne
Lunedì 23 Gennaio 2023

Allarme per i pusher che violentano i giovani in cerca droga

Tutte le vittime delle tre violenze sessuali avvenute nel 2023 sono tossicodipendenti. Fatta luce invece sulla quarta presunta aggressione: non è mai avvenuta
Mercoledì 18 Gennaio 2023

Rapine, droga e armi: torna a processo il Vallanzasca genovese

Marietto Rossi accusato di rapina, detenzione armi e droga
Mercoledì 18 Gennaio 2023

Genova, nel giro di 24 ore sequestrata un kg di droga: 2 arresti

L’assessore alla Sicurezza Sergio Gambino commenta soddisfatto la vicenda
Sabato 14 Gennaio 2023

Genova, ventenne sotto choc: "Drogata e violentata in discoteca"

Aggressione in un locale del Terminal Traghetti. Neanche una settimana fa altra violenza sessuale con rapina ai giardini Baltimora
Martedì 31 Gennaio 2023

Mafia, in Liguria arriva il 40% della droga sequestrata in Italia

Si tratta principalmente di cocaina, ma il fenomeno mafioso è presente in molte forme in ogni territorio della nostra regione, come si evince dalla relazione annuale della Commissione Antimafia