Cronaca

Presunte infiltrazioni mafiose nei cantieri edili per riciclare denaro nel capoluogo di Genova
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Dopo l'arresto del super boss Matteo Messina Denaro arriva un altro successo per la lotta alla mafia. Si è conclusa ieri, in Italia e all'estero, l'operazione 'Rinascita 3 - Assocompari', indagine coordinata dalla DDA di Catanzaro, che ha portato all'arresto di 11 persone e allo smantellamento di numerose cosche calabresi.

E' al centro di quest'ultima indagine, portata a termine dal Ros dei carabinieri, che emerge la figura di Giovanni Barone: affiliato alla cosca Bonavota di Sant'Onofrio e indagato per associazione di tipo mafioso, riciclaggio internazionale, trasferimento fraudolento di valori, truffa internazionale e altri reati.

Il nucleo investigativo di Genova ha infatti individuato Giovanni Barone come persona di assoluto interesse a seguito di alcune vicende che lo hanno coinvolto in Lombardia (tra il 2008 e il 2009) e in Veneto (tra 2010 e il 2012). E' stato quindi documentato, grazie all'intermediazione dei rappresentanti della costa che dimorano a Genova - nello specifico G.D., figlio, operante sul campo, di un ex detenuto - , il suo modus operandi che mirava a infiltrare la cosca Bonavota all'interno di lavori edili svolti proprio nella provincia del capoluogo.

L'indagine dei carabinieri genovesi, attraverso intercettazioni e servizi di osservazione, hanno permesso di documentare numerosi incontri di G.D. con importanti esponenti della cosca Bonavota provenienti dalla Calabria, tutti con ordinanza di custodia cautelare, che avevano la finalità di riciclare denaro soprattutto attraverso l'edilizia. In questo contesto, sempre agli ordini della cosca, Barone è intervenuto utilizzando aziende italiane sotto il suo controllo ed alcune società con sedi in Inghilterra, la Liquid finance limited, e in Ungheria, l'Umbrella corporation KFT.

In sede di riunione di coordinamento con la Direzione nazionale antimafia di Roma, e anche in considerazione dei numerosi fronti di riciclaggio sia in Italia che all'estero da parte di Giovanni Barone, i risultati delle investigazioni dei militari genovesi sono state trasmesse al ros dei carabinieri che, a conclusione dell'operazione, hanno proceduto con l'arresto di Barone e di altre persone a lui collegate nelle attività criminali.

 

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