Cronaca

Il portavoce di "Agende Rosse Falcone e Borsellino Liguria": "La cattura o la resa di Messina Denaro, pur con tanti punti da chiarire, è molto importante per il contrasto a Cosa Nostra"
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GENOVA -"Dopo trent'anni di attesa la notizia dell'arresto di Matteo Messina Denaro è splendida anche perché proprio domani, 19 gennaio, ricorre il giorno del compleanno di Paolo Borsellino e un modo migliore per festeggiarlo non ci sarebbe stato. L'arresto del boss da parte dei carabinieri è molto ma molto importante per il contrasto a Cosa Nostra".



A parlare dai laboratori di elettronica dell'istituto comprensivo di Ronco Scrivia dove insegna è Giuseppe Carbone, ex poliziotto in pensione ora docente di tecniche e anche di legalità nelle scuole e in prima linea contro la mafia come referente di "Agende Rosse Liguria, gruppo Falcone Borsellino".

"I dubbi sulle modalità della cattura, o della resa del boss sono inevitabili visto che Denaro era ricercato da trent'anni e si è scoperto ora che si nascondeva e viveva sotto falso nome in libertà nel proprio paese. Questa cattura da parte dei Ros dei carabinieri  aldilà di tutte le illazioni è però molto importante per il contrasto alla criminalità organizzata".

Carbone avverte che sarebbe un grave errore abbassare la guardia di fronte alla mafia e precisa che in base alla Commissione antimafia in Liguria oggi nella nostra regione agiscono gang di criminalità organizzata nostrane, 'ndrangheta, camorra e sacra corona unita, ma multietniche, "cinesi e nigeriani soprattutto", e pure albanesi, aggiungiamo noi.

Cosa può fare il cittadino per contrastare la criminalità organizzata?
 
"Siamo tutti sentinelle - ribadisce Carbone - dobbiamo stare con antenne alzate, attenti, vigilare, e se notiamo qualcosa di sospetto, ad esempio locali che cambiano sempre gestione, frequentazioni sospette, segnalarlo alle forze dell'ordine, meglio una segnalazione in più che nessuna. La mafia vive e prolifera sull'omertà, come dimostra il silenzio del paese dove si nascondeva Matteo Messina Denaro, che non dimentichiamo è il sanguinario assassino che ha ordinato e architettato gli attentati di Capaci e via D'Amelio dove sono stati uccisi Falcone e Borsellino e le loro scorte".

Carbone insegna legalità nelle scuole e ogni anno organizza un importante evento per gli studenti al teatro Carlo Felice di Genova per parlare di lotta alla mafia e a cui intervengono sempre portavoce nazionali della lotta e la prevenzione alla mafia come Salvatore Borsellino, fratello di Paolo Borsellino, il creatore di "Agende Rossa", nata per denunciare la scomparsa dell'agenda della mafia che fu sottratta da via d'Amelia il giorno della strage in cui persero la vita il magistrato e la sua scorta.

"Anche con l'arresto di Denaro si è trovata un'agenda che potrà essere utile alle indagini, ma non illudiamoci: per contrastare Cosa Nostra ci vuole l'impegno e il coraggio di tutti noi, solo così Borsellino e Falcone e le altre vittime della mafia non saranno morti invano" sentenzia a mo' di ammonimento Carbone.

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