Cronaca

Davanti al tribunale l'abbraccio di due donne coraggio simbolo delle tragedie della Torre Piloti e di Ponte Morandi che hanno segnato la storia della città
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GENOVA -"Paolo Lepri è un giudice coraggioso perché ha dimostrato di avere il coraggio di condannare i potenti".


A parlare Adele Chiello Tusa, mamma di una delle vittime della tragedia della Torre Piloti del maggio 2013 costata la vita a nove lavoratori fra cui a suo figlio Giuseppe.

Oggi quel pubblico elogio al giudice del processo di primo grado delle Torre è stata una carezza per i familiari delle 43 vittime della tragedia di Ponte Morandi.

Adele lo ha infatti ribadito davanti a Egle Possetti, portavoce delle famiglie delle 43 vittime del Morandi, anche lei adesso in attesa di giustizia, anche lei appesa allo stesso giudice, appunto Paolo Lepri, che il destino, ma forse non solo visto che le capacità del giudice sono riconosciute da tutti, colleghi magistrati e pure avvocati.

L'incontro fra le due donne davanti al tribunale è avvenuto quasi per caso, alla fine di un'udienza del processo di Ponte Morandi.

Adele Chiello ha poi spiegato a Primocanale: "Sto andando in tribunale perché nonostante la condanna in primo grado dei responsabili del crollo della Torre ora devo prepararmi per l'appello. Ma se penso alla prima sentenza sono soddisfatta perché il giudice Lepri ha avuto tanto coraggio, ha avuto coraggio perché purtroppo in Italia i potenti non vanno toccati, e lui invece li ha condannati. Dico questo perché se parliamo del ponte, se parliamo della torre e di tutto quello che avviene in Italia, da Ustica al Vajont, parliamo di potenti che omettono la sicurezza per il Dio denaro. Ma il giudice Lepri è una garanzia" rimarca ancora, strappando un sorriso a Egle Possetti, che appare rinfrancata, ma pure in sintonia: "Per ora noi siamo soddisfatti di come sta andando il processo".

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