Giovanna Rotondi Terminiello, una vita per l’arte e una lezione di servizio pubblico
E' stata Soprintendente per i Beni Artistici e Storici della Liguria dal 1976 al 1996
1 minuto e 54 secondi di lettura
di Dario Vassallo
Giovanna Rotondi Terminiello
Con Giovanna Rotondi Terminiello ci ha lasciato una protagonista autorevole e appassionata della tutela del patrimonio artistico e storico della Liguria. Nel suo lungo impegno come Soprintendente per i Beni Artistici e Storici, dal 1976 al 1996, ha saputo coniugare rigore scientifico, profonda conoscenza della storia dell’arte e un forte senso di responsabilità istituzionale, mettendo sempre al centro la salvaguardia dei beni culturali come bene comune e memoria viva della collettività.
Dedizione, serietà, passione
Il suo lavoro si è distinto per l’attenzione costante alla ricerca e alla valorizzazione del patrimonio diffuso, spesso meno noto ma fondamentale per l’identità del territorio ligure. Accanto alla competenza, ha lasciato la memoria di una presenza umana attenta, discreta e profondamente rispettosa delle persone e delle istituzioni. La sua eredità non è solo nelle opere tutelate e nei progetti avviati ma anche nell’esempio di dedizione, serietà e passione civile che ha saputo trasmettere a colleghi e collaboratori. Di lei restano il ricordo di una studiosa autorevole, di una servitrice dello Stato discreta e determinata e di una donna capace di coniugare sapere, responsabilità e sensibilità umana.
Reazioni e cordoglio
"A nome dell’amministrazione comunale esprimo sentito cordoglio per la scomparsa di Giovanna Rotondi Terminiello, dal 1976 al 1996 Soprintendente per i Beni Artistici e Storici della Liguria, intellettuale di grandissima rilevanza e di altrettanta umanità. Una donna dal carattere deciso, animata da una inesauribile passione per Genova, e da una spiccata generosità. Ai familiari va tutta la vicinanza della nostra giunta e della città tutta". Lo dichiara la sindaca di Genova, Silvia Salis.
«Porterò con me le chiacchierate in piazza delle Vigne, e le email con consigli, critiche e suggerimenti – ricorda il vicesindaco, Alessandro Terrile - Genova perde una protagonista di grande rilievo, che ha speso la vita a difendere il patrimonio artistico e culturale della nostra città».
Il ricordo dall’assessore alla Cultura Giacomo Montanari: «Ho incontrato per la prima volta Giovanna negli anni del Liceo Colombo: ci aveva raccontato la storia di suo padre, Pasquale Rotondi, uno dei funzionari che, rischiando la vita, contribuirono a salvare l'immenso patrimonio artistico italiano dalle mani dei nazisti. Poi, quando scelsi la magistrale in Storia dell’arte all’Università di Genova, divenne la mia professoressa e, in questi lunghi anni di lavoro sul patrimonio UNESCO, è stata una presenza importantissima»
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