GENOVA -A scatenare la rabbia di Claudio Evangelista, 42 anni, è stato una furente lite con il padre Francesco, 77 anni, per il volume della tv e altri rumori che gli avrebbero impedito di dormire.
Il vero motivo dell'odio del figlio per il papà, ucciso con almeno 21 coltellate, fra cui una letale al cuore, potrebbero essere, come riferito da alcuni vicini, vecchi dissapori nei suoi confronti, ma anche nei confronti delle tre sorelle.
La tragedia è avvenuta alle 19 di ieri, domenica 9 ottobre, in un'abitazione al pianterreno del civico 95 di via Novella, sulle alture popolari del Cep di Pra'.
Dai primi riscontri, come detto, Claudio avrebbe sferrato 21 coltellate: sette al torace, fra cui quella letale al cuore, e quattordici alla schiena. Il coltello usato, da cucina, con una lama da 20 centimetri, è stato rinvenuto sul posto e sequestrato dalla polizia.
Sulle testimonianze dei vicini di casa la polizia ha avviato delle indagini che potrebbero spiegare il motivo di tanta rabbia nei confronti del padre da parte di Claudio Evangelista, seguito da sempre dai servizi di Salute Mentale ma che tutti al Cep descrivono come una persona non violenta e mite.
L'allarme per l'omicidio era stato lanciato con una telefonata al 112 da Carmen, l'unica delle tre sorelle di Claudio presenti nell'abitazione: una volta giunte nella casa gli operatori del 118 però non hanno potuto che constatare il decesso di Francesco Evangelista, a terra nel soggiorno, esanime in un lago di sangue.
Il parricida è stato arrestato dai poliziotti delle volanti con l'accusa di omicidio.
Le indagini sono proseguite con i rilievi degli investigatori della Scientifica e altri accertamenti e interrogatori degli agenti della sezione omicidi della squadra mobile.
Il magistrato di turno Paola Calleri per ricostruire l'esatta dinamica della tragedia ha disposto l'autopsia sul cadavere della vittima.
IL COMMENTO
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