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SANREMO - È risultato positivo all'alcool test il 39enne ucraino alla guida dell'auto che questa notte è andata a sbattere contro la vetrina dell'ex stazione ferroviaria di Sanremo.

Da quanto appreso, l'uomo stava procedendo a velocità elevata sull'Aurelia quando ha perso il controllo del veicolo, uscendo fuori strada e incastrandosi nella parete.

È stato sottoposto agli esami del sangue per verificare l'eventuale assunzione di alcol o stupefacenti e a quel punto è risultato positivo, con un livello di alcool nel sangue superiore di tre volte il limite di legge. 

 

GENOVA - Un'altra operazione "Alto Impatto" a Genova nella giornata di ieri, tra i quartieri di Sampierdarena e Cornigliano.

L'operazione ha visto l’impiego di tutte le Forze di Polizia, della Polizia Locale e la partecipazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e della ASL, al fine di garantire un approccio integrato alle diverse criticità rilevate.

L'attività interforze ha permesso di effettuare mirati controlli ai fini del contrasto di fenomeni di microcriminalità, spaccio e consumo di sostanze stupefacenti, presenza di cittadini stranieri irregolari.

Sono stati poi svolti specifici interventi di controllo presso gli esercizi commerciali e ricettivi ed elevate sanzioni.

In particolare:

n. 279 gli operatori delle forze dell’ordine impiegati per il servizio
n. 1.045 le persone identificate e controllate
n. 41 gli esercizi pubblici controllati, di cui n. 1 chiuso dalla ASL
n. 26 le persone denunciate in stato di libertà
n. 2 le persone tratte in arresto
n. 3 i cittadini extracomunitari espulsi, di cui 2 accompagnati alla frontiera e 1 destinatario di ordine di lasciare il territorio nazionale.

LAVAGNA - È stata denunciata una 50enne italiana che ha aggredito un barelliere del pronto soccorso di Lavagna.

I carabinieri della stazione hanno denunciato in stato di libertà per violenza, minaccia a P.U, e lesioni in danno di personale sanitario la donna, che aveva anche precedenti di polizia. I militari, intervenuti all'ospedale, hanno trovato la donna che, in stato di alterazione, aveva aggredito verbalmente e fisicamente un barelliere che la stava trasportando in sala raggi per alcuni accertamenti.

A fine ottobre erano state due in un giorno le aggressioni a personale sanitario: una all'ospedale genovese Galliera e un'altra proprio nel pronto soccorso di Lavagna. 

 

GENOVA - Il pm Eugenia Menichetti ha chiesto la condanna a 24 anni e 10 mesi per Filippo Giribaldi, il portuale ed esponente del movimento No vax di 42 anni che il 25 aprile ha ucciso con un colpo di pistola in strada a Genova il rivale Manuel Di Palo, ex esponente di CasaPound.

"È stato un omicidio maturato in un contesto di uso massivo di droga. E non si può negare - ha detto - che i futili motivi ci siano perché c'è una sproporzione tra l'offesa ricevuta (un pugno sferrato dalla vittima mentre Giribaldi scappava) e la reazione. Non c'era nessuna donna da salvare. La sproporzione tra gesto e reato permane. Ciò però non toglie che non possano essere riconosciute alcune circostanze attenuanti generiche. Giribaldi ha dato la massima collaborazione, si è consegnato e ha raccontato tutto come è andato per questo le aggravanti sono da considerarsi equivalenti alle attenuanti".

Una ricostruzione che non convince i legali del No vax, gli avvocati Chiara Antola e Paolo Scovazzi secondo i quali non ci sarebbero i futili motivi. "L'azione si è interrotta nel momento in cui Giribaldi dopo il primo sparo contro il muro scappa. Sì è trattato di un dolo d'impeto", hanno spiegato. I due difensori hanno chiesto l'esclusione dell'aggravante, recupero della richiesta di giudizio abbreviato e concessione della diminuente. L'omicidio sarebbe avvenuto per motivi di gelosia. Vittima e assassino frequentavano la stessa donna con la quale consumavano crack.

L'uomo, durante l'interrogatorio, aveva detto di spendere circa 300 euro al giorno per comprare droga tanto che aveva chiesto un prestito di 15 mila euro proprio per comprarla. Giribaldi aveva detto di essere geloso di una donna con cui aveva una storia e che negli ultimi tempi vedeva anche Di Palo e un amico. Il no vax ha anche detto che sarebbe stata la stessa donna a dirgli che voleva liberarsi di loro. Per questo si era presentato sotto casa dell'amica e aveva prima sparato contro un muro quando si era visto davanti l'amico di Di Palo e poi "mentre andavo via pensavo che a inseguirmi fosse un carabiniere o un poliziotto in borghese. L'ho riconosciuto quando mi ha raggiunto e ha cercato di colpirmi con un pugno".

La sentenza è prevista per il 7 dicembre.

GENOVA - È di due massaggiatrici intossicate il bilancio di un piccolo incendio avvenuto in un centro Shiatsu di via San Sebastiano, in pieno centro a Genova.

Le due impiegate avrebbero respirato il fumo sprigionato da un rogo di carta e plastica nato all'interno del centro massaggi poco prima che intervenisse il vicino, armato di estintore, e spegnesse le fiamme.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno continuato le opere di spegnimento e il 118, che hanno soccorso le due donne e le hanno portate in codice giallo all'ospedale San Martino di Genova. Non ci sarebbero danni ingenti alla strutture.

(Notizia in aggiornamento)