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In merito al dibattito aperto da Maurizio Rossi sulla vicenda Piaggio Aerospace (Leggi qui), di seguito il mio contributo:

Abbiamo bisogno di un progetto industriale e finanziario che rilanci la società in quanto il territorio non si può ancora impoverire e non può perdere un punto di eccellenza tecnologica, non solo per la Liguria ma anche per il sistema Paese.

Per certi versi, in alcuni frangenti, ho notato che attorno alla Piaggio è come se si giocasse una commedia degli equivoci. Come Uilm, a maggio 2023, dichiarai che non capivo le mosse del Gruppo Grewal, il quale aveva sostenuto di aver presentato una proposta vincolante per l’acquisto della società ma avendo a suo dire trovato dei vizi di forma fece ricorso al TAR della Liguria chiedendo l’annullamento per illegittimità dei provvedimenti, per il quale il Ministero chiuse in secondo grado la procedura di vendita. Non entro nei dettagli tecnici ma quello che mi stupisce è che l’Esecutivo chiamato in causa mi risulta dal suo secondo bando avesse giudicato positivo il compito del Commissario Nicastro. E’ incredibile che una privatizzazione già conclusa da facto in agosto 2022 con un fondo svedese sia saltata in extremis. A questi miei dubbi nessuno ha mai risposto.

Il 9 maggio 2023 i Commissari annunciarono alle OO.SS. l’avvio del terzo bando e la prosecuzione della procedura fino a maggio 2024 invece che maggio 2023. Il 4 luglio 2023 ci comunicarono le 18 offerte di adesione al terzo bando e il 27 luglio si aprì formalmente la fase decisiva del processo di vendita dei complessi aziendali. I Commissari Straordinari ci resero noto di aver ammesso alla fase di due diligence 13 soggetti dei 18 che avevano espresso interesse. Rispetto a questo quadro ci sono le condizioni nell’ambito delle offerte per trovare una valida proposta di acquisto, in quanto la società ha un carico di lavoro di 560 milioni di euro e non ha debiti. Questa è la vera forza dell’azienda.

Per questo motivo ritengo che chi è intenzionato all’acquisto della Piaggio (sulla valutazione della cessione che daranno i Commissari dopo attente verifiche finanziarie) debba presentare una proposta seria, che va dall’esborso finanziario ad un progetto industriale che tenga conto della salvaguardia industriale e occupazionale dell’unitarietà dei siti sia di Genova che di Villanova. Serve un piano industriale con il relativo sviluppo nell’arco di un triennio ed un valore aggiunto determinato da un notevole carico di lavoro rispetto ai carichi attuali. Queste sono le vere discriminanti di cui i possibili acquirenti devono tener conto.

Piaggio ha un valore tecnologico non indifferente, per questo è necessario che rispetto a questa delicata fase che si apre il MIMIT vigili sui progetti industriali con le dovute garanzie che i possibili acquirenti dovranno assicurare. Qualora l’operazione di cessione non dovesse andare a buon fine sarò necessario che il Ministero individui un percorso di salvaguardia in quanto esistono le condizioni per chiedere l’intervento di Leonardo o individuare dei privati del settore, accompagnati da CDP o da Invitalia.
Queste a mio giudizio sono le condizioni essenziali per far si che non venga svenduta o addirittura liquidata una grande società industriale di cui il sistema Paese non può fare a meno. Noi vigileremo in questa direzione.

Antonio Apa, coordinatore regionale Uilm Liguria